Fondi UE per la promozione della sostenibilità ambientale e sociale

Un nuovo strumento di agevolazione dell'energia sostenibile per interventi sociali è stato avviato dalla Comunità Europea (CE) -organo esecutivo dell’UE- utilizzando i fondi non spesi del Programma energetico europeo. Dovrà sostenere gli Stati membri dell'UE a soddisfare gli obiettivi della direttiva conosciuta come “pacchetto 202020". Vediamo brevemente le principali peculiarità e quali opportunità offre a investitori e beneficiari.

IL PROGRAMMA ELENA PER L'EFFICIENZA ENERGETICA

L’EEEF EUROPEAN ENERGY EFFICIENCY FUND

L’European Energy Efficiency Fund (EEEF) è una partnership mista -tra pubblico e privato- e ha una duplice valenza: da un lato agevola l’accesso al credito di promotori di progetti pubblici (P.A e ESCOs) di piccola scala e dall’altro remunera gli investitori privati mediante un sistema di vendita di azioni. In generale, il fondo è in linea con la Dichiarazione sui Principi e gli Standard Ambientali e Sociali della BEI (Banca Europea degli Investimenti ed è dotato di un SEMS (Social and Environmental Management System) che definisce i suoi propri standard di rendimento e relative procedure. Nello schema visualizziamo il suo approccio olistico:

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Creato nel 2011 il fondo europeo ammette l’ingresso d’investitori di vario tipo: le agenzie donatrici, governi, istituti finanziari internazionali e investitori privati professionali e, in ogni caso, in base alla legge lussemburghese SIF (Specialized Investments Funds). La CE ha apportato 125 milioni di euro (Junior Tranche Fund), in parte assumendo i rischi economici associati ai progetti d'investimento. La BEI (dalle sue origini nel 1958 fino alla fine degli anni ’80 presieduta da italiani) ha apportato 75 milioni di euro (Mezzanine Tranche and Senior Stock Option), la nostrana Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha contribuito con 60 milioni di euro (Mezzanine Tranche and Senior Stock Option ), mentre la Deutsche Bank (DB) ha investito 5 milioni di euro (Mezzanine Tranche) ed è anche l’ente gestore degli investimenti dell’EEEF. Il gruppo dei principali azionisti punta ad aumentare il capitale totale, dagli attuali 265 milioni di euro a circa 800 milioni di euro, attirando ulteriori investitori privati.

CATEGORIE DI FINANZIAMENTO

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Risparmio Energetico ed Efficienza Energetica

I progetti finanziabili possono riguardare:

  • gli investimenti in edifici pubblici e privati per l’adozione di soluzioni per l’efficienza energetica e l’utilizzo di energie rinnovabili, comprese quelle basate sull'uso delle TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione);
  • gli investimenti in produzione combinata ad alta efficienza energetica di elettricità-calore (CHP) -compresa la micro-cogenerazione- e le reti di riscaldamento e raffreddamento, in particolare da fonti di energia rinnovabile;
  • le infrastrutture locali, compreso l'efficientamento delle infrastrutture pubbliche per l’illuminazione esterna -come strade e semafori- per lo stoccaggio di energia elettrica, le smart metering e le smart grid, che fanno pieno uso delle TIC;
  • le tecnologie basate sull’efficientamento energetico ed energie rinnovabili con il migliore potenziale innovativo ed economico disponibile nel mercato.

Fonti Rinnovabili di Energia

I progetti finanziabili possono riguardare: 

  • la produzione di energia da fonti rinnovabili locali, in reti di distribuzione con tensione medio-bassa (fino a 110 kV);
  • le Smart-grid che consentano un maggiore consumo da fonti di energia rinnovabile; 
  • lo stoccaggio energetico per l’accumulo di parte dell'energia prodotta da fonti intermittenti durante le ore di basso consumo, per poterla poi restituire nei picchi di domanda; 
  • l’inserimento del biogas prodotto localmente nelle reti del gas naturale, come anche gli impianti di microgenerazione da fonti di energia rinnovabile, che solitamente fornisce meno di 50kW in relazione alla tecnologia di produzione di calore e/o energia mirata alle utenze domestiche individuali, case di occupazione plurima, abitazioni multiple, e settori commerciali leggeri; 
  • Ie tecnologie che non si limitano al solare fotovoltaico ma includono anche impianti microeolici, microidraulici, pompe di calore con fonti terra, acqua e aria, riscaldamento solare, a biomasse o a biogas, e micro-CHP che utilizzano fonti di energia rinnovabile.

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Trasporto Urbano Pulito

I progetti finanziabili devono riguardare:

  • il trasporto urbano alimentato da fonti pulite, azioni a supporto dell'aumento dell'efficienza energetica e dell'integrazione di fonti energetiche rinnovabili, con speciale attenzione al trasporto pubblico, alle vetture elettriche ad idrogeno e con ridotte emissioni di gas serra;
  • la promozione di una efficace e progressiva sostituzione del petrolio con combustibili alternativi e lo sviluppo di vetture che consumano meno energia e generano meno emissioni inquinanti.

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CRITERI DI SELEZIONE DEI PROGETTI

I progetti vengono ammessi al finanziamento agevolato in base a dei precisi criteri di selezione condotta in due fasi dalla DB: la prima (mediante screening) e la seconda (mediante due diligence). Gli investimenti devono raggiungere l’obiettivo specifico di risparmio di energia primaria per progetti di efficienza energetica almeno del 20%, fatta eccezione per il settore edilizio nel quale è richiesta una percentuale più elevata a seconda dei casi. Gli investimenti nel settore dei trasporti devono soddisfare l’obiettivo specifico della riduzione del 20% delle emissioni di CO2. Allo scopo, è necessario fornire una stima dell'attuale risparmio di CO e di energia primaria. Altri dettagli da includere sono le previsioni e il metodo di calcolo, ovvero gli indicatori per misurare il raggiungimento di detti obiettivi ambiti. 

Gli organismi pubblici che richiedano finanziamenti dovranno esplicitare obiettivi concreti, ovvero misurabili, volti alla mitigazione dei cambiamenti climatici  così come le eventuali strategie pluriennali per perseguirli. Ad esempio, la sottoscrizione del Patto dei Sindaci è vista dai selezionatori come un fattore positivo poiché dimostra l’impegno preso dall’ente locale di andare oltre agli obiettivi delle politiche energetiche dell'UE in termini di riduzione delle emissioni di CO2 attraverso un miglioramento dell'efficienza energetica, la produzione e l'uso di energia più pulita. L’elemento chiave del buon esito della richiesta di finanziamento è il rapporto totale tra debito e capitale, se è al di sopra di un certo livello (a seconda del progetto) e EEEF considera tale valore insufficiente, il finanziamento allora non è fattibile.

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BENEFICIARI E TIPI D’INVESTIMENTI

I beneficiari finali del fondo sono gli enti pubblici -a livello locale e regionale (compresi i Comuni)- le aziende pubbliche e private (al servizio degli enti locali) quali le aziende del settore energetico dedite al pubblico servizio, i fornitori di trasporto pubblico, le associazioni di edilizia sociale, o le società che offrono servizi energetici, ecc. Gli investimenti sono ammessi in Euro e solo in una piccola percentuale anche nelle altre monete locali. Sono finanziabili solo i progetti realizzabili negli stati membri dell'Unione Europea. Per quanto riguarda la tipologia, come vedremo, gli investimenti nel settore in oggetto possono essere di due tipi: diretti oppure verso le istituzioni finanziarie.

Investimenti Diretti

Gli investimenti in progetti di efficienza energetica ed energia rinnovabile vanno dai 5 ai 25 milioni di Euro e riguardano i progetti di soggetti promotori come: società di servizi energetici (ESCO), servizi di energia rinnovabile ed efficienza energetica su scala ridotta, agenzie di distribuzione che servono mercati di efficienza energetica ed energia rinnovabile nei paesi target.

Gli strumenti finanziari includono debito senior (pagamento prioritario, n.d.t.), finanziamenti intermedi (o mezzanine), strumenti di leasing e prestiti forfettari (in cooperazione con i partner industriali). Sono inoltre disponibili co-investimenti equity per energie rinnovabili anche oltre il termine dei progetti finanziati e con la partecipazione di enti privati che agiscano per conto delle autorità locali, regionali e nazionali.

I tradizionali finanziamenti bancari -come i debt investments- possono durare fino a 15 anni, mentre la partecipazione dell’EEEF al finanziamento ma anche ai guadagni come gli equity investments- possono essere flessibili, quindi adattati alle necessità delle varie fasi di progetto.
Il Fondo può co-investire come parte di un consorzio e partecipare mediante una condivisione di rischio con una banca locale.

Investimenti in Istituti Finanziari

Riguardano gli investimenti in banche commerciali locali, società di leasing e altri istituti finanziari scelti che finanziano, oppure si impegnano a finanziare, i beneficiari finali soddisfando i criteri di ammissibilità dell'EEEF. Gli istituti finanziari, partner scelti, riceveranno debt investments con scadenza a 15 anni. Gli strumenti ammessi, eccetto gli equity investments, sono: debito senior, debito subordinato e garanzie. 
Gli istituti finanziari accordano ai beneficiari del Fondo -che soddisfano i criteri di ammissibilità- il finanziamento di progetti di efficientamento energetico e di energia rinnovabile.

TASSI D’INTERESSE, RENDIMENTI E ASSISTENZA TECNICA

Il Fondo offre finanziamenti commerciali, ovvero prestiti di denaro a valore di mercato, il cui tasso d’interesse è negoziabile da parte del beneficiario in funzione della struttura di rischio del suo investimento. Nella maggior parte dei casi varia in funzione dell’EURIBOR, ma può essere convertito anche in tasso fisso. Ad eccezione dell'Assistenza Tecnica (AT), qualunque finanziamento mediante l’EEEF va restituito interamente.

Il fondo concede un contributo della Commissione Europea pari al 90% dei costi complessivi per coprire il servizio di AT a condizione che il progetto venga poi finanziato mediante lo stesso fondo. Il servizio ha lo scopo di facilitare l'implementazione di progetti sostenendo la preparazione di studi di fattibilità, business plan e gare d'appalto.

Agli investitori è assicurato un rendimento basato sulla resa azionistica del principio a cascata, secondo il quale ci sono tre diverse categorie di azioni in ordine rispetto al maggior grado di rischio: C, B e A. La variabilità del rendimento è agganciata all’Euribor 6M più uno spread (aggiornamento semestrale, n.d.t.). A seconda della redditività del Fondo, sono possibili dividendi complementari.

COME RICHIEDERE IL FINANZIAMENTO

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La domanda di finanziamento può essere inviata direttamente alla DB, oppure attraverso un proprio project manager esperto in europrogettazione per la verifica di fattibilità del progetto. Una volta terminato positivamente lo screening, per la rispondenza alle linee guida dell’EEEF, il progetto verrà ammesso alla due diligence e quindi sottoposto alla decisione finale in merito alla sua ammissibilità al finanziamento da parte dei maggiori azionisti del fondo. Per l’ammissione alla seconda fase di analisi i proponenti devono fornire informazioni più dettagliate, come il modello finanziario, descrizione generale del progetto e dettagli tecnici per la valutazione del rapporto rischio-rendimento. Solo in caso di rispondenza del progetto, alle prescrizioni ambientali e di sviluppo, l’ente gestore del fondo prepara una proposta di investimento, affinché possa essere valutata dal Comitato degli Investimenti. Una volta ottenuta l'approvazione, da parte degli organi direttivi del fondo, la DB prepara la relazione finanziaria finale, necessaria per assicurare il rispetto dei termini e delle condizioni concordate. A tal fine, i beneficiari devono includere una regolare rendicontazione (semestrale e annuale) delle performance finanziarie, sociali ed ambientali.

Per concludere, evidenziamo che l’EEEF investe soltanto in tecnologie sicure (quelle nell’ambito della R&S sono ammesse, ma seguono altri criteri non oggetto del fondo in questione) purché non precedentemente finanziate da altri programmi UE (Fondi Strutturali, Fondi di Coesione, ecc.). L’unica ipotesi ammissibile di complementarietà tra l’EEEF e i sopra menzionati programmi UE è la possibilità del progetto di essere finanziabile in fasi separate. In fine, la richiesta di finanziamento non ha una scadenza definita, pertanto fino alla durata del fondo può essere inviata in qualsiasi momento; tuttavia per la verifica dell’ammissibilità è preferibile che la gara di appalto del progetto sia stata già avviata o conclusa. Per ulteriori informazioni rimandiamo al sito della BEI.

Giovanna Barbaro

Giovanna Barbaro Architetto e Tecnologo

Deve il suo carattere cosmopolita a Venezia, dove si laureò in architettura (IUAV). Dal 2008 europrogettista nei settori green economy e clean tech. Nel 2017 ha realizzato uno dei suoi più importanti sogni: fondare Mobility-acess-pass (MAP), un'associazione no profit per la certificazione dei luoghi pubblici per le persone con disabilità motorie. Tra i suoi hobby preferiti: la fotografia e la scrittura