Il libro che si pianta e diventa un albero

Un libro che può essere piantato e diventare un albero. È l’iniziativa ecosostenibile promossa da una casa editrice argentina specializzata in libri destinati ai bambini.

In copertina: la copertina del libro

Disegna, consuma, pianta! La matita biodegradabile Sprout

 

Il principio dell’iniziativa

I volumi vengono realizzati artigianalmente utilizzando carte che sono ecologiche perché derivanti da materiali di recupero, esenti da acidi e stampate con inchiostri biodegradabili, e in cui risultano inseriti semi di Jacaranda, un albero dalla suggestiva fioritura blu-viola originario delle regioni tropicali e sub-tropicali dell’America centrale e meridionale apprezzato come elemento decorativo in tutto il mondo.

libro-albero-b

libro-albero-c

libro-albero-d

Il libro può essere interrato, la carta si degrada completamente attraverso un processo di compostaggio, e dalla germinazione dei semi cresce una jacaranda, in un incessante processo di rinascita e trasformazione aderente a uno dei motti dell’iniziativa secondo cui “per fare un libro ci vuole un albero ma, da oggi, anche per fare un albero può bastare un libro”.

Nelle librerie in cui l’eco-libro è distribuito è possibile comprendere direttamente l’iter che lo fa trasformare in albero grazie a un espositore in vetro contenente terra, sassi e il libro da cui germoglia una piantina.

libro-albero-e

La promozione della lettura e del rispetto per l’ambiente

libro-albero-f

Il testo per l’infanzia, scritto da Anne Decis e Gusti Llimpi e intitolato “Mi papá estuvo en la selva” (“Mio papà è stato nella giungla”), non poteva che trattare temi legati a biodiversità, ecosostenibilità ed equilibrio naturale, raccontando un viaggio reale nella foresta equatoriale attraverso la voce narrante di un bambino.

La valenza educativa assunta dal libro di sensibilizzazione verso argomenti ambientalisti della generazione che ci succederà e che avrà il compito di gestire le risorse è così duplicemente legata sia alla lettura del testo che al riutilizzo dell’oggetto cartaceo stesso, facendo da eco all’aforisma di Choderlos de Laclos secondo cui “il pregio di un libro consiste nella sua utilità o nella sua piacevolezza, o in ambedue le cose, quando ne ha le qualità”.

L’attività sequenziale leggere-piantare-innaffiare è svolgibile con estrema facilità da un bambino, non occorrendo particolari attenzioni durante la coltivazione della pianta, che si adatta a diversi climi, cresce rapidamente sia nel terreno che in vaso e resiste bene all’inquinamento.

 Fioritura di alberi di jacaranda a Pretoria, in Sudafrica, detta la “Città della jacaranda”, per la rilevante presenza di tali alberi. Fioritura di alberi di jacaranda a Pretoria, in Sudafrica, detta la “Città della jacaranda”, per la rilevante presenza di tali alberi.

Seguendo lo slogan “così cresce un albero. E anche un bambino” il progetto -denominato “Tree Book Tree” ad indicare lo stretto rapporto che si instaura fra albero e libro nel ciclo vitale del prodotto-, fornisce così attraverso un’esperienza ludica un insegnamento ecologico al piccolo lettore, il quale accresce le proprie conoscenze apprendendo in modo divertente l’importanza del ruolo rivestito dalle risorse, l’origine e il reciproco rapporto fra elementi naturali e prodotti e le modalità della tutela dell’ambiente.

 Una pagina del libro Una pagina del libro  

La conversione green dell’editoria

Nelle intenzioni della casa editrice argentina “con Tree Book Tree il libro restituisce alla natura ciò che le ha tolto”.

L’editoria quindi comincia ad allinearsi con l’ottica del riciclo che è alla base di diversi prodotti di ecodesign che hanno in comune fra loro la proprietà di poter essere piantati grazie alla presenza di semi nella cellulosa (bombe di semi, cartoline, scatole, scarpe, impermeabili, carte, filtri di sigarette, imballaggi, matite etc).

Il testo è simbolo del passaggio da un’editoria classica ad una ambientalmente consapevole. Non implicando alcuno spreco di risorse naturali, esso è infatti un’eco-versione creata con materiali di post-consumo di un volume che in passato fu pubblicato invece con carta ricavata totalmente dall’abbattimento di alberi.

Il libro seminabile tuttavia contribuisce solo in parte all’inversione della tendenza del Paese alla deforestazione, essendo essa legata non solo all’editoria (con stampe di libri che raggiungono numeri di 6 milioni ogni mese, per un totale annuo di 45.000 pagine), ma anche all’avanzare di piantagioni intensive.

“Quando usiamo gli alberi con rispetto e parsimonia, abbiamo una delle più grandi risorse sulla terra”. (Frank Lloyd Wright)

libro-albero-i1 

Silvia Gioja

Silvia Gioja Ingegnere edile-architetto

Ingegnere edile-architetto per un irrisorio ed irrisolto dubbio, tale duplice natura ne ha fatto un equilibrista fra estro e rigore scientifico. Poliedrica ed eclettica, è sempre alla ricerca di nuovi sogni, idee e viaggi. Quando non è alle prese con matite e calcoli, si divide fra kayak, trekking e cucina vegan.