Green banking e responsabilità sociale

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In un’epoca in cui il consumatore si dimostra più riflessivo e critico, anche le banche e l’intero sistema finanziario sono chiamati a perseguire l’obiettivo della responsabilità sociale. II marketing finanziario è dunque costretto a cambiare perché sta cambiando la società. E’ per questo che il settore bancario è sempre

più vicino alle istanze della cosiddetta green economy, ormai parte integrante della società odierna.

Questo nuovo tipo di approccio è oggetto del libro “Green Banking”, edito da Franco Angeli, incentrato su un dibattito aperto tra giornalisti, docenti ed esperti del settore. Il coordinamento della discussione è affidato a Marco Fedeli, direttore di Globiz e docente di Marketing ed Economia Aziendale all’Università di Genova. Il dibattito ruota intorno alla possibilità stessa di coniugare business e sviluppo sostenibile. Il green banking e la responsabilità sociale, infatti, dovrebbero essere studiati non solo per una questione di coscienza ambientale, ma anche perché efficaci economicamente. Investire su tecnologie e procedure innovative ed eco–sostenibili porterà a definire un nuovo scenario di business pulito che non nuoce certo alla collettività. Le banche e le imprese dovrebbero dunque mettere a punto modelli di business più efficaci che sappiano rispondere ai nuovi bisogni del consumatore, per evitare di rimanere anacronistiche rispetto alle esigenze attuali della società.

Ci sono gruppi bancari che hanno già intrapreso la strada del green banking: Intesa Sanpaolo ha investito, infatti, nell’installazione di impianti fotovoltaici e nella formazione professionale riguardante la loro gestione; la Montepaschi è impegnata nella promozione delle energie rinnovabili e del risparmio energetico e la UniCredit si è fatta promotrice di diverse iniziative ambientali.