Idee utili per un giardino verticale in balcone: Tunegreen

Tunegreen-orto-verticale-balcone-c

Il Festival del Verde e del Paesaggio del maggio scorso, ha visto l’esposizione di numerose soluzioni tecniche sostenibili creare veri e propri giardini in balcone. La manifestazione si è svolta presso l’Auditorium Parco della Musica ed ha dato anche la possibilità a studenti e neo laureati di partecipare al concorso “giardini in balcone”. Abbiamo già parlato del progetto “un diamante in balcone” creata dall’architetto del paesaggio Stefano Roman.Architettura Ecosostenibile ha intervistato anche i progettisti Dimitri Liakatas e Maria Schiavo, che hanno partecipato con il loro “Tunegreen”.

Perché un giardino in balcone?

Cosa spinge ad averlo e quali benefici si possono trarre? Dimitri: Solitamente i balconi in città sono tristissimi e finiscono per essere dei depositi all’aria aperta. Un piccolo giardino in balcone può abbellire o schermare la vista verso le solite corti.

Maria: C’è anche da dire che le nostre città non offrono spesso la possibilità di una,seppur piccola, valvola di sfogo per l’individuo...il balcone diventa così un prolungamento dello spazio interno della casa, un input sicuramente interessante!

Quali piante utilizzare?

D: In realtà la scelta delle piante è una questione spesso di gusto individuale, ma direi che un mix fra piante aromatiche,grasse e stagionali è ideale in quanto le prime possono tornare utili in cucina e non richiedono cure particolari, mentre le ultime garantiscono una buona variabilità e alternanza di colori e fioriture lungo tutto l’arco dell’anno.

Tunegreen-orto-verticale-balcone-d

La logica della struttura “ikea”

D: La logica è quella di proporre una soluzione per il balcone realizzabile con pochi elementi, economici e facilmente reperibili. Gli oggetti “Ikea” nel progetto “TuneGreen” vengono trasformati e personalizzati, acquisendo un nuovo carattere.
M: Ikea rappresenta oggi l’idea vincente di accessibilità da tutti i punti di vista: prenderne questo aspetto e combinarlo a una logica di personalizzazione può permettere a chiunque di mettere un po’ di se in questi spazi che a volte possono sembrare ripetitivi e asettici. Insomma....Roma mica è la Svezia no?!?

Breve spiegazione del progetto

M: il concetto che sta dietro Tunegreen è molto semplice: siamo partiti dallo studio dei così detti “Giardini Verticali” secondo i quali la vera linfa delle piante è l’acqua, per cui, in mancanza si suolo, quest’ultime sviluppano la capacità di adattarsi alle superfici che incontrano, idea che ben si sposa con lo spazio limitatoe fortemente antropizzato dei nostri balconi,sicuramente insufficienti ad ospitare giardini veri e propri. L’idea è quella di predisporre una parete attrezzata che funge da filtro tra l’esterno e l’interno, da schermo per il sole, da superficie per le piante e da contenitore personalizzabile.
D: Nella pratica, in questa versione del progetto, abbiamo preso i montanti delle librerie, in varie altezze e Larghezze, a secondo il disegno che si vuole ottenere, e, sfruttando le perforature utili per fissare i ripiani, abbiamo fatto passare un cavo insieme a pezzi di tubo (quello classico per innaffiare in giardino). Questi tubi hanno sia la funzione di schermatura solare che come possibile aggancio per appendere dei vasi.

Non resta che mettersi al lavoro!!

Arianna Mortellaro

Arianna Mortellaro Architetto

Formazione scientifica, spirito “siculo” e dinamico. Dai colleghi soprannominata “archignere” poiché architetto che si occupa di efficienza energetica in campo industriale. Per hobby scrive articoli da freelance, prepara il pane tutte le settimane e si cimenta come birraiola.