Decluttering: i benefici di liberarsi del superfluo in maniera ecosostenibile

Clutter in inglese significa letteralmente “accumulo di cose inutili”: porre limite al superfluo ha fatto sì che fosse coniato il neologismo decluttering. Rimettere in ordine gli spazi in cui si vive, si lavora o si spendono ore per le proprie attività vuol dire anche mettere ordine nella propria vita. Liberarsi di ciò che non occorre più o che non è mai servito consente di fare spazio in un luogo incidendo direttamente sulla sfera emotiva di chi quel luogo lo vive. Decluttering è quindi il termine che indica l'azione del fare spazio in maniera consapevole, eliminando quel che risulta ingombrante. Liberarsi del superfluo per vivere in maniera più confortevole, anche distaccandosi da oggetti che richiamano ricordi spiacevoli in taluni casi.

RICICLARE VECCHI JEANS PER FARNE ARREDI

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I BENEFICI DEL DECLUTTERING

Il primo tangibile beneficio del decluttering è il poter guadagnare tempo, se pensiamo a quello perso quotidianamente per ritrovare piccoli oggetti sparsi per la nostra abitazione come chiavi, cellulari, documenti etc… Più gli oggetti si accumulano e maggiore è il rischio di perderli, e talvolta anche di gettarli inconsciamente nella spazzatura.

Ciò che non si trova provoca  stati d'ansia e di preoccupazione soprattutto quando si ha fretta; per cui ordine e spazio offrono di contro serenità e calma. Con il decluttering gli oggetti effettivamente utili restano sempre facilmente raggiungibili per l'utilizzo. La propria abitazione finirà con l’essere equilibrata tra spazi pieni e spazi vuoti e, come anche la disciplina del feng-shui insegna, consentirà ai suoi abitanti benessere interiore e a chi la visita un senso di stima verso quel luogo.

INTERROGATIVI DA PORSI PER LIBERARSI DEL SUPERFLUO

Non è sempre facile capire cosa sia superfluo e cosa no; spesso non si rinuncia a degli oggetti per legami affettivi nonostante essi non solo siano inutili ma a volte anche ingombranti per lo spazio in cui vengono collocati! Come di suol dire “il troppo stroppia” per cui è consentito conservare i ricordi ma a patto che essi non prendano il sopravvento fra le cose effettivamente utili in un’abitazione. Occorre porsi delle semplici domande che consentano di capire quali siano gli oggetti di cui è il caso di liberarsi.

  1. L'”oggetto” è stato mai usato?
  2. L’”oggetto” serve al suo scopo? 
  3. L’”oggetto” è davvero un ricordo unico e insostituibile?
  4. L’”oggetto” è un doppione di altri oggetti che si possiedono?
  5. L’”oggetto”, nel caso assolva ad una funzione ma risulti eccessivamente ingombrante, rumoroso, antiestetico etc… può essere sostituito con uno omologo più discreto e funzionale?

Queste dovrebbero essere le principali domande da porsi quando si tratta di intraprendere il decluttering del proprio spazio.

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DA DOVE INIZIARE?

Se si è alla prima esperienza di decluttering eliminare determinati oggetti potrebbe risultare traumatico. Occorre iniziare a piccoli passi dedicandosi di volta in volta ad un singolo ambiente. Inoltre se si vive uno spazio con altre persone è utile che il lavoro di decluttering sia condiviso anche perché gli oggetti presumibilmente inutilizzati da una persona potrebbero essere utili ad un’altra.

Sarà interessante constare come dal successo del primo step di decluttering si ricavi volontà e consapevolezza  necessarie per proseguire.

I più radicali possono pensare di applicare il decluttering anche a cantine, garage e soffitte che solitamente diventano i luoghi per l’accumulo di oggetti inutili nel corso del tempo i più “nostalgici” potranno riporre parte del materiale inutilizzato di cui non vogliono liberarsi in locali a loro volta inutilizzati.

DOVE E COME COLLOCARE GLI OGGETTI SUPERFLUI

Gli oggetti selezionati non devono necessariamente essere buttati via ma per rispettare il principio di una pratica ecosostenibile fino in fondo essi possono essere donati, venduti riciclati, barattati. Gettare via oggetti indistintamente e senza criterio contribuisce solo ad un accumulo di rifiuti non riciclabili. Qualsiasi oggetto che a noi non serve più potrebbe ritrovare nuova vita ed un reale utilizzo in casa d'altri.

Attualmente è in voga una pratica dal nome piuttosto bizzarro ma che pare funzioni per sopperire a decluttering di gruppo. Trattasi del cosiddetto swap-party, un evento appositamente creato per far incontrare persone che vogliono liberarsi dei propri oggetti o barattarli con altri.

C’è poi il classico gesto della libera donazione; ad esempio quello dei libri alle biblioteche o alle associazioni, o della loro rivendita ai negozi dell'usato. Vale lo stesso per gli abiti che però andrebbero selezionati onde evitare che questi finiscano involontariamente nelle mani di rivenditori abusivi che ne possano trarre lucro a spese di finte associazioni benefiche.

Il baratto infine risulta la più antica e valevole pratica per evitare sprechi, contenere costi e far si che gli oggetti non diventino rifiuto; sono nate per questo apposite comunità e piattaforme online dedicate ad esso, e spesso vengono organizzati eventi dedicati allo scambio degli oggetti non più utilizzati.

EVITARE DI RIACCUMULARE OGGETTI SUPERFLUI

Accumulo e disordine si formano principalmente a causa di scarsa organizzazione e di comportamenti noncuranti del mantenimento dell'ordine (in ogni caso, non maniacale) e della necessità di evitare accumuli. Il cambiamento inizia da noi e dalle abitudini della nostra famiglia o dei nostri coinquilini.

Nella hit parade degli oggetti che più facilmente si accumulano occupando spazio prezioso ci sono le riviste. Donatele a chiunque abbia il desiderio di leggerle e magari se volete proprio gettarle abbiate cura di riporle nel bidone della carta!

Altri oggetti che si accumulano facilmente nel tempo sono capi d'abbigliamento, scarpe e accessori. Nel caso vogliate liberarvene potrete approfittare al cambio di stagione regalandolo, scambiandolo o donandolo, ma, per evitare nuovi accumuli, cercate di tenere sempre presente ciò che che ancora potreste indossare, in modo da evitare acquisti inutili in modo anche da preservare il vostro portafogli.

Per ovviare al riaccumulo di oggetti tenere sempre presente che al giorno d’oggi vi sono infinite possibilità di condivisione e prestito. Non ultimi in termini di importanza sono gli acquisti di costosi strumenti da cucina o elettronici che poi vengono utilizzati in maniera sporadica o non al massimo delle loro possibilità.

Comprare solo ciò che realmente occorre è l'unica elementare regola per evitare gli accumuli, valida per tutti gli oggetti della casa e oltretutto utile a risparmiare notevoli somme di denaro.

Non bisogna mai temere di generare sprechi quando si ha la consapevolezza che qualcosa che non si utilizza possa essere invece utilizzato da altri.

Va da sé che all’atto del liberarsi degli oggetti inutili segua quello del riordino che in termini anglosassoni viene identificato come “space cleaner”. Fare spazio in un luogo diventa conseguentemente un atto di liberazione e ordine del proprio stato emozionale.

Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.