Cucinare sostenibile: qualche trucco per risparmiare soldi ed energia

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La sostenibilità investe svariati settori, anche quelli meno immaginabili come la cucina, luogo in cui si concentrano molti degli sprechi delle nostre abitazioni. Ebbene, è possibile cucinare in maniera sostenibile in modo da creare un minor impatto sull’ambiente? Attenersi ad una cucina di minor impatto sull’ambiente non vuole dire soltanto preferire alimenti biologici e cibi poco elaborati, bensì significa andare ben oltre al cosa scegliere di acquistare, imparando a risparmiare energia e soldi. Ricordarsi di qualche trucco in più può aiutare sicuramente a fare la differenza anche tra i fornelli.

La lavatrice che non consuma energia elettrica

Bisogna imparare a vedere oltre e a prendere in considerazione il ciclo produttivo, distributivo e di smaltimento sostenibile dei prodotti in cucina. Questo perché le fasi prima citate comportano dei consumi significativi sia delle fonti non rinnovabili come l’acqua che di quelle rinnovabili quali l’energia oltre all’emissione di CO2 nell’ambiente.

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Quanto detto quindi dovrebbe orientarci a scegliere prodotti a chilometro zero, che abbiano imballaggi minimi, che siano poco elaborati, che richiedano poca acqua ed energia per essere messi a tavola.

ALCUNI SUGGERIMENTI PER RIDURRE L’IMPATTO AMBIENTALE

Valutare l’impatto degli alimenti è fondamentale. Sapevate che un chilogrammo di carne bovina equivale a 15 mila litri di acqua? Preferire pertanto carne di pollo che ne richiede quattromila litri ne riduce sicuramente il consumo!

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Questo per fare un esempio, così come tanti altri trucchi potrebbero portarci a risparmiare, basta pensare al fatto che un chilogrammo di pane richiede circa 1,500 litri di acqua. Con questo di certo non si intende dire che il pane non vada mangiato, ma si potrebbe pensare di autoprodurlo tagliando degli sprechi, così come si potrebbe pensare di coltivare ortaggi e frutta in un orto vicino casa in maniera tale da conservare le proprie abitudini e gusti culinari e, al contempo, rendere meno impattanti le proprie scelte.

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Ridurre i consumi in cucina riguarda inoltre anche calibrare l’impiego di elettrodomestici che rendono comode le nostre abitudini. Si può essere oculati in cucina anche scegliendo di installare fornelli a gas e non piastre ad induzione, preferendo bruciatori ad alto rendimento che garantiscono la stabilità della fiamma riducendo i tempi di accensione.

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Questo aspetto può essere valutato anche da occhio poco esperto leggendo il colore della fiamma. Una fiamma azzurra regolare garantisce un corretto processo di combustione a differenza della fiamma gialla irregolare. Bisogna inoltre prestare attenzione alla pulizia dei bruciatori in quanto le incrostazioni possono ridurre la fiamma e diminuire il rendimento del fornello. Così come è preferibile mettere la pentola dell’acqua con acqua fredda e non calda in quanto l’energia che impiega la caldaia per riscaldare l’acqua è superiore a quella utilizzata dal fornello.

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Si potrebbe inoltre essere amici dell’ambiente utilizzando gli scarti della cucina per produrre compost e “alimentare” il nostro giardino, ricorrere a detersivi ecologici e naturali quali aceto e bicarbonato evitando l’impiego di detergenti che contengono inevitabilmente sostanze nocive per l’ambiente, ricorrere alla cottura minima dei cibi in maniera tale da ridurre gli sprechi.
Quanto detto lascia intendere che bastano davvero pochi accorgimenti per fare moltissimo per l’ambiente.

Romina Muccio

Romina Muccio Architetto

Ha intrapreso la libera professione e non ne è ancora pentita. A Napoli si occupa di restauro di vecchi edifici ed è fondatrice di un’associazione di donne architetto. Nel tempo libero evade verso la natura incontaminata da plotter e pc e gestisce un piccolo zoo sfamando 2 cani, 2 gatte e una tartaruga.