Concorso Space to Culture. I progetti vincitori

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Annunciati i vincitori del concorso Space to Culture, bandito da YAC (Young Architecture Competitions), associazione che promuove concorsi di architettura tra i giovani professionisti del settore. I partecipanti, provenienti da oltre 70 nazioni diverse, sono stati chiamati a progettare la trasformazione di un ex stabilimento industriale degli anni ’70 in un ampio centro culturale. Si tratta, nello specifico, di 15 mila metriquadri di struttura industriale che Nute Partecipazioni, società proprietaria dell’immobile, ha scelto di dedicare all’arte, il tempo libero e la cultura.

La giuria, composta tra l’altro da esponenti degli studi OMA di Rotterdam e Dogma di Bruxelles e da rappresentanti dell’Università Sapienza di Roma e Alma Mater di Bologna, ha premiato i progetti che non stravolgono la struttura esistente, progettata da Pierluigi Cervellati e realizzata nel 1971. Sul podio, infatti, salgono tre progetti che non sprecano risorse e non consumano territorio aggiungendo volumi, ma rispettano invece le peculiarità della fabbrica esistente, esaltandole.

IL PRIMO PREMIO

Nome del gruppo: Bruxelles
Partecipanti: Francesco Quadrelli, Stefano Privitera

I vincitori hanno lasciato inalterate tutte le parti strutturali dell’edificio e tutti i suoi elementi caratteristici, disfandosi del resto. Hanno quindi creato un ambiente unico, senza partizioni, brillante e luminoso. Gli spazi interni sono definiti da moduli facili da rimuovere e spostare, intercambiabili, che consentono infinite opzioni spaziali.
Foto in alto.

SECONDO PREMIO

Nome del gruppo: MiPa
Partecipanti: Alessandro Benetti, Francesca Coden, Margherita Locatelli, Emanuele Romani

La flessibilità è il criterio che ha guidato le scelte del gruppo che si è aggiudicato la medaglia d’argento. Il gruppo MiPa ha infatti optato per la suddivisione degli ambienti con tende, che definiscono gli spazi solo temporaneamente, durante il tempo di un’esibizione, una conferenza o una rappresentazione teatrale, per poter essere aperte ad amalgamare le aree dell’edificio in un ambiente unico, al termine dell’evento.

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TERZO PREMIO

team: Fosbury
members: Giacomo Ardesio, Antonio Buonsante, Nicola Campri, Claudia Mainardi, Marco Taccagni

In questo progetto, vincitore del terzo premio, si assiste ad un radicale cambiamento dell’atmosfera che si respira nell’edificio, man mano che dal piano terra si sale verso l’ultimo livello. Mentre il piano più basso è dedicato alle attività sociali, il commercio, laboratori per bambini e spazi per esposizioni, al primo piano l’atmosfera si fa più intima e rilassata: la pianta libera consente ad ognuno di sfruttare lo spazio a proprio piacimento. All’ultimo piano si trovano invece appartamenti private.

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Assegnate anche due menzioni d’oro e 10 menzioni d’onore.
Vi invitiamo a prendere visione di tutti i progetti sul sito di YAC, nella pagina dedicata ai risultati del concorso.