Cibo, sostenibilità e design: come risparmiare energia in cucina

La cultura, il design, l’educazione e il comportamento di un popolo hanno un impatto importante nell’utilizzo delle risorse naturali e dell’energia. I nostri gesti quotidiani possono, infatti, contribuire al risparmio energetico e alla salvaguardia delle risorse naturali, basti pensare che l’energia domestica assorbe il 18% del fabbisogno annuale nazionale, ed è responsabile del 27% delle emissioni inquinanti. Con piccoli accorgimenti si può riuscire a risparmiare sino al 50% dell’energia che si consuma giornalmente in cucina per la preparazione del cibo, facendo attenzione all’uso delle luci, del riscaldamento, e utilizzando al meglio gli elettrodomestici che ci aiutano a portare a termine senza fatica alcune importanti mansioni quotidiane, e che rendono la nostra vita (spesso inconsapevolmente) ricca di comfort.

Risparmiare energia in cucina: la sostenibilità ai fornelli 

In copertina: esempio di cucina che integra design e sostenibilità. Fonte immagine: Studio GORM

Analizziamo i consumi di energia delle nostre cucine prendendo ad esempio gli elettrodomestici casalinghi: quelli che assorbono una maggiore potenza istantanea (Watt) sono quelli dotati di resistenza elettrica (come per esempio la lavatrice, la lavastoviglie, il forno, etc.), ma poiché non tutti gli elettrodomestici funzionano sempre al massimo regime, spesso non sono quelli che hanno una maggiore potenza nominale (in Watt) a pesare di più sulla bolletta: secondo alcuni studi fatti dell’associazione dei consumatori, infatti, il primato dei consumi spetta al frigorifero e al congelatore, che consumano il 30% dell’energia utilizzata in ogni abitazione, seguiti da piccoli elettrometrici come il ferro da stiro, il tritatutto, la friggitrice e il tostapane. Il forno a microonde, le griglie e il forno elettrico consumano in media il 12% dell’energia totale, mentre per illuminare la casa si utilizza generalmente il 4%. Avendo ora un quadro più o meno chiaro di come e in che quantità si consumi l’energia domestica, è facile dedurre che l’energia utilizzata per cucinare abbia un grosso impatto sul dispendio energetico e sulla bolletta di tutti i mesi, per questo sarebbe molto utile progettare le nostre cucine in modo da riuscire con facilità a risparmiare energia durante la preparazione e la conservazione delle nostre pietanze, oltre che sapere in che modo utilizzare alcuni elettrodomestici per risparmiare energia.

LA LAVASTOVIGLIE

In Italia una famiglia su due possiede la lavastoviglie (51% della popolazione), ed è bene quindi sapere che per un ciclo di lavaggio a 65° una lavastoviglie consuma in media 20 - 30 gr di detersivo, 1,5- 2 kWh, e produce 1 Kg di anidride carbonica. Il vantaggio, in termini di risparmio energetico, nell’avere la lavastoviglie si ha solo se è un modello nuovo a basso consumo energetico (per esempio di classe A+, A++, A+++) quindi con un minore dispendio di energia (il 30% in meno rispetto a modelli più vecchi) tra l’altro si risparmierà anche acqua rispetto al lavaggio manuale dei piatti: è stato calcolato che, per esempio, per lavare i piatti di una cena di dodici persone servono 103 litri di acqua con il lavaggio manuale, contro i 15 litri necessari con la lavastoviglie a pieno carico.

Come si può risparmiare energia nell’utilizzo della lavastoviglie? Questi sono i consigli principali:

  • Non fare il prelavaggio, ma ripulire i piatti dall’avanzo di cibo con una spugna;
  • Pulire regolarmente il filtro e i forellini dei bracci rotanti;
  • Mettere il sale nell’apposito contenitore affinché l’impianto di decalcificazione rimanga efficiente;
  • Utilizzare cicli di lavaggio economici e a bassa temperatura (massimo 50°);
  • Fermare il ciclo di lavaggio prima dell’asciugatura automatica, risparmiando così il 45% di energia sul ciclo completo;
  • Esistono inoltre delle ricette che si possono preparare utilizzando il calore della lavastoviglie, cucinando pietanze in contenitori di vetro chiusi ermeticamente, risparmiando così l’energia dei fornelli.

Fonte: Genitron SviluppoFonte: Genitron Sviluppo

IL FRIGORIFERO

Il frigo è l’elettrodomestico che rimane costantemente acceso e che consuma per questo più di tutti gli altri, nonostante il suo consumo nominale in Watt sia relativamente basso (ha infatti una potenza di 100 - 300 W). Inoltre, sino a poco tempo fa, i frigoriferi utilizzavano nei loro circuiti di raffreddamento alcuni gas responsabili dell’assottigliamento della fascia di ozono, per cui è bene sostituire i vecchi modelli con nuovi elettrodomestici in modo da non nuocere ulteriormente all’ambiente.

Per limitare l’utilizzo del frigo si dovrebbero prendere dei provvedimenti proprio a livello progettuale della cucina, in modo da dotare questo ambiente della casa di una cella frigorifero naturale, ovvero uno stanzino piccolo e funzionale atto alla conservazione dei cibi senza frigo, che usufruisca per esempio di ventilazione naturale, ben isolato termicamente e dotato di una temperatura più bassa rispetto al resto della casa. Questo farebbe sì che l’uso del frigorifero sarebbe limitato a certi casi eccezionali quale la conservazione di cibi e bevande che necessitano di temperature particolarmente basse; inoltre utilizzando frigoriferi più piccoli ci sarebbe un minor consumo di energia. In inverno sarebbe ottimo poter spegnere quasi del tutto il frigorifero, soprattutto nei luoghi dove la temperatura si abbassa molto, utilizzando al suo posto il davanzale o il terrazzo come frigorifero naturale.

In ogni caso anche quando si usa il frigo si possono adoperare alcuni accorgimenti in modo da risparmiare energia:

  • Posizionare il frigo lontano da fonti di calore (lavastoviglie, fornelli, caloriferi) e a 10 cm minimo dalla parete in modo da far circolare l’aria nei pressi della serpentina e del motore;
  • Ripulire periodicamente la serpentina da polvere per assicurare un raffreddamento ottimale;
  • Controllare regolarmente la tenuta delle guarnizioni;
  • Sbrinare il freezer quando lo strato di ghiaccio supera i 5 mm poiché i consumi possono aumentare sino al 30%;
  • Non introdurre nel frigo alimenti caldi o liquidi scoperti perché questi fanno aumentare lo strato di ghiaccio sulle pareti;
  • Non riempire il frigo eccessivamente in modo che l’aria circoli all’interno;
  • Mantenere la temperatura del frigo tra i 2 e i 4 °C.

Conservare gli alimenti in modo alternativo senza l’utilizzo di energia elettrica. Progetto “Save the Food from the Fridge” di  Jihyun Ryou. Conservare gli alimenti in modo alternativo senza l’utilizzo di energia elettrica. Progetto “Save the Food from the Fridge” di Jihyun Ryou.

IL FORNO

Il forno elettrico ha un’alta potenza nominale (1800 – 2000 Watt), per questo se si può scegliere, è meglio installare un forno a gas, poiché può garantire anch’esso ottime prestazioni di cottura oltre che un notevole risparmio energetico. È preferibile inoltre scegliere un modello autoventilante poiché si riscalda più velocemente mantenendo una temperatura uniforme. Se si possiedono un giardino o un terrazzo ragionevolmente ampi si può pensare di installare un forno a legna, che oltre a garantire ottime prestazioni di cottura e preparati deliziosi (come per esempio la pizza), crea un’atmosfera di convivialità, e cuoce  utilizzando energie rinnovabili come i ceppi di legno.

Pizza cotta con forno a legna.Pizza cotta con forno a legna.

Per quanto riguarda il forno, i consigli per il risparmio energetico sono i seguenti:

  • Evitare di aprire il forno durante la cottura per non fare abbassare la temperatura interna;
  • Spegnerlo poco prima della cottura effettiva dei cibi, e lasciare cuocere le pietanze, durante gli ultimi minuti, nel forno spento ma sempre caldo;
  • Mantenere il forno pulito.

I FORNELLI

Vi sono piani di cottura che utilizzano diverse tecnologie per la preparazione delle pietanze. Per esempio, il piano cottura a induzione è forse, dal punto di vista del risparmio energetico, la tecnologia più efficiente poiché dimezza i tempi di preparazione per quasi tutti i cibi utilizzando il 90% dell’energia emessa, mentre per esempio i fornelli a gas hanno un’efficienza del 55%, anche se i fornelli a gas con bruciatori ad altro rendimento sono addirittura meglio delle suddette piastre a induzione. Qualunque tipo di tecnologia si adoperi per la cottura, si possono comunque prendere piccoli provvedimenti per risparmiare energia mentre si cucina, e questi sono:

- Per le cotture lunghe è bene utilizzare la pentola a pressione, che dimezza i costi e gli sprechi di energia; in alternativa esistono dei copri pentola chiamati slow-cooker, sono fatti in un materiale particolare caratterizzato da un’altissima capacità di isolamento termico, per cui si posiziona al suo interno una pentola in cui la pietanza è stata portata a ebollizione, e si chiude: all’interno dello slow-cooker il cibo cuoce molto lentamente senza l’uso di alcun tipo di ulteriore energia, tranne ovviamente quella che serve per portare il cibo che si sta cuocendo a ebollizione.

Esempio di copri pentola slow-cookerEsempio di copri pentola slow-cooker

-Un metodo efficace di cottura è quello a vapore, che consente di preparare diversi piatti utilizzando una sola fiamma;
-È bene coprire con un coperchio le pentole durante la cottura per evitare le dispersioni di calore;
-Si può abbassare la fiamma del fornello una volta raggiunta l’ebollizione;
-La fiamma non deve mai superare i bordi della pentola;
-Se si ha tempo, sarebbe utile tirare fuori i cibi dal frigo almeno un’ora prima in modo da doverli riscaldare per meno tempo.

ACCORGIMENTI DI DESIGN PER FAVORIRE UN USO OTTIMALE DELLE RISORSE E RISPARMIO ENERGETICO

Alcuni accorgimenti per cucine “ecosostenibli” dovrebbero essere “pensati” quando si progetta la casa, come per la sopra citata “cella frigo naturale”, o come per le apposite mensole adibite alla conservazioni di determinati tipi di cibo a seconda delle loro caratteristiche, per esempio quelle pensate dal designer coreano Jihyun Ryou nel suo progetto “Save the Food From the Fridge”.

La Flow 2, cucina ideata dal gruppo GORM. Fonte: Giallo ZafferanoLa Flow 2, cucina ideata dal gruppo GORM. Fonte: Giallo Zafferano

Particolare della cucina Flow: i piatti sono messi a scolare in verticale sulle piante in modo che queste vengano annaffiate. Fonte: Studio GORMParticolare della cucina Flow: i piatti sono messi a scolare in verticale sulle piante in modo che queste vengano annaffiate. Fonte: Studio GORM

Altre accortezze potrebbero essere quelle di creare un piccolo orto delle spezie, disponendo per esempio delle piantine di basilico, prezzemolo, origano e menta vicino alla finestra o in un angolo luminoso della cucina, in modo da utilizzare solo quello che ci serve senza comprare mazzetti che poi di solito si dimenticano troppo a lungo nei meandri del frigo.

Inoltre si dovrebbe destinare un’area della cucina ai bidoni della raccolta differenziata che sono di solito abbastanza spaziosi, collocando anche un bidone per il compost dei rifiuti umidi, per esempio sul terrazzo qualora se ne avesse la possibilità.

Virginia Patrone

Virginia Patrone Urbanista

Femminista, ecologista, vegetariana: è urbanista e autrice freelance. Vive a Istanbul, dove durante la giornata scrive di architettura e di bizzarri esperimenti culinari sul suo blog Veganbul, di notte s’immerge nei mondi dei suoi autori preferiti, escogita nuovi progetti artistici cullandosi in calde atmosfere jazz.