Esempi di applicazione del protocollo Casaclima R per risanare edifici

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Casaclima R – Edifici storici ad alta efficienza energetica è il titolo del volume ufficialmente presentato dall’Agenzia regionale altoatesina CasaClima in occasione di un convegno sulla certificazione energetica per il risanamento di qualità del patrimonio edilizio esistente tenutosi nell’ambito della VIII edizione della fiera Klimahouse 2013, la quale si celebra a Bolzano ogni anno a fine gennaio. Si tratta di uno strumento didattico raccontato ed illustrato, con foto e disegni dei primi progetti pilota di riqualificazione energetica di edifici dei primi decenni del secolo scorso –tutti situati in Veneto– realizzati dal Laboratorio di Architettura Ecologicadi Corti e Rigano, due progettiste esperte certificate CasaClima.

ESTRATTO DEL LIBRO
La pubblicazione già in vendita consta di undici capitoli e di un’appendice arricchita da due sezioni: una dedicata ai prodotti utilizzati e una alle maestranze. Firma il primo capitolo il fisico Ulrich Klammsteiner –responsabile tecnico dell’Agenzia regionale CasaClima di Bolzano, il quale precisa che la nuova Direttiva Tecnica del protocollo “CasaClima R” è stata elaborata a partire da una selezione di trentadue progetti pilota.
Il secondo e il terzo capitolo sono firmati rispettivamente dall’ingegnere Martina De Mattio, consulente dell’Agenzia regionale altoatesina, e il professore Peter Erlacher al master di CasaClima.
I capitoli successivi trattano di sette interventi di riqualificazione energetica, quattro sono esempi pilota che hanno consentito di definire un protocollo CasaClima specifico per gli edifici storici, anche vincolati. I progetti descritti mirano non solo al conseguimento del massimo risparmio energetico possibile, ma soprattutto a garantire un ottimale livello di comfort indoor, dal quale dipende in grande misura –come sostengono le “bioarchitette” Corti e Rigano– la salute delle persone e quindi la qualità della vita. Gli ambienti particolarmente insalubri spesso si trovano in edifici datati con gravi problemi di umidità e non correttamente conservati, niente dura in eterno, e perciò, non a caso, le assicurazioni coprono difetti di costruzione non oltre i dieci anni dal collaudo del sistema edificio–impianto.

Da sinistra: Elena Rigano, Ulrich Klammsteiner, Lucia Corti e Peter Erlacher

L’approccio del libro è didattico: un reportage fotografico di 800 foto racconta le fasi di ogni intervento (dall’isolamento delle fondazioni fino all’installazione di fonti rinnovabili); arricchiscono la descrizione, oltre i disegni di piante e sezioni, le analisi termografiche per la verifica dei pacchetti di isolamento e dei nodi costruttivi più significativi, come gli attacchi dei serramenti e la soluzione dei ponti termici dove si formano le antiestetiche muffe.
I progetti descritti riguardano una barchessa settecentesca, tutelata dalla Soprintendenza dei BB.AA.PP., ville unifamiliari e altri edifici di edilizia minore caratterizzati da sovrapposizioni d’interventi. Un capitolo è dedicato all’integrazione del protocollo CasaClima standard (per nuovi edifici) con i requisiti richiesti dal Protocollo ITACA. Ricordiamo che quest’ultimo non etichetta e nemmeno certifica i materiali da costruzione, bensì consente di esprimere valutazioni quantitative in merito al livello di sostenibilità (la percentuale di materiali e strutture riciclati e/o di riciclabili) rispetto alla prassi costruttiva tipica della regione geografica dove insiste l’immobile oggetto d’intervento. Ciò significa che non esiste un prodotto sostenibile in assoluto, ma soltanto criteri di valutazionedel suo grado disostenibilità rispetto a fattori variabili e complessi a cui il progettista, attento alle questioni d’impatto ambientale, dovrebbe sempre attenersi.

Riqualificazione energetica su edilizia minore: prima e dopo l’intervento.

Un altro capitolo spiega l’applicazione del protocollo CasaClima Plus per il risanamento di una graziosa palazzina liberty degli anni venti, esempio concreto di una best practice progettuale, premiata nel 2010 con il “Cubo d’Oro CasaClima”, diremmo l’”Oscar” per l’efficienza energetica.
Il CasaClima Award è annualmente assegnato a Bolzano dall’Agenzia altoatesina agli edifici che abbiano ottenuto almeno una delle seguenti certificazioni – indipendentemente dalla categoria e dal tipo d’intervento (ex novo o risanamento): CasaClima Oro, CasaClima A e CasaClima B che hanno consumi energetici annui, rapportati all’unità di superficie riscaldata, compresi nell’intervallo da 10 a 50 (KWh/m2a).

Il cubo d’oro è un riconoscimento che si riferisce non solo alle prestazioni dell’involucro edilizio –ottima coibentazione, utilizzo di serramenti altamente innovativi– ma anche a quelle dei sistemi impiantistici, i quali devono essere performanti ed essere alimentati massimizzando lo sfruttamento delle energie rinnovabili. Naturalmente, cosa tutt’altro che marginale per noi architetti è la valorizzazione della tradizione estetica locale con standard tecnologici di elevata qualità architettonica.

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A sinistra la consegna del “Cubo d’oro” all’arch. Elena Rigano; a destra la copertina del libro.

Scheda tecnica del libro
Titolo: Casaclima R. Edifici storici ad alta efficienza energetica.
Autori: Lucia Corti, Elena Rigano
Editore: Overview, Padova
Pagine: 272
Immagini: 800
Data pubblicazione: Gennaio 2013
ISBN: 978–88–904960–5–9

Le autrici
Lucia Corti ed Elena Rigano, entrambe laureate all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV) dopo varie esperienze lavorative in prestigiosi studi di progettazione –in Italia e all’estero– nel 1994 fondano a Padova il Laboratorio di Architettura Ecologica. La costruzione della loro sensibilità ambientale è andata di pari passo con il percorso professionale: dalle esperienze di bioarchitettura all’approfondimento della riqualificazione energetica degli edifici.
Per le bioarchitette: “…intervenire sull’esistente è già un fattore fondamentale di sostenibilità … la progettazione –per loro– parte da qui, pensando al risparmio del consumo del territorio, nonché motivando la committenza a coniugare ristrutturazione e riqualificazione energetica“.
Nel 2010 il premio CasaClima Award ha aperto alle progettiste la strada per una collaborazione fattiva con l’omonima Agenzia altoatesina, concretizzata in incarichi di docenza nei corsi del Master CasaClima & Bioarchitettura nell’università di Bolzano.






Giovanna Barbaro

Giovanna Barbaro Architetto e Tecnologo

Deve il suo carattere cosmopolita a Venezia, dove si laureò in architettura (IUAV). Dal 2008 europrogettista nei settori green economy e clean tech. Nel 2017 ha realizzato uno dei suoi più importanti sogni: fondare Mobility-acess-pass (MAP), un'associazione no profit per la certificazione dei luoghi pubblici per le persone con disabilità motorie. Tra i suoi hobby preferiti: la fotografia e la scrittura