La scuola colorata dalla riqualificazione di una fabbrica di orologi

L’edificio della Ekya Early Years è situato a Bangalore, in India, dove una fabbrica di orologi è stata oggetto di un progetto di riqualificazione. La particolarità di questa colorata scuola è che oltre all’asilo è possibile frequentare corsi che seguono il metodo Montessori. La possibilità di scelta del proprio percorso formativo, così come la socializzazione e la cooperazione tra bambini diventano il perno dell’apprendimento in questo istituto, pertanto nasce l’esigenza di pensare spazi che si prestino al corretto svolgimento delle attività. La volontà è di generare un continuo collegamento tra gli studenti e la natura cercando così di sopperire, per quanto possibile, la rapida crescita della città.

SCUOLE MONTESSORI: IL FUJI KINDERGARTEN IN GIAPPONE

LA RIQUALIFICAZIONE DELL’EX FABBRICA DI OROLOGI

India-asilo-colori-b

Il progetto curato da Collective Project si estende per circa 8 mila metri quadri, prevede la riqualificazione di un’antica fabbrica di orologi abbandonata ripensata come scuola materna. L’edificio industriale presentava problemi strutturali e di degrado, pertanto la sfida maggiore è stata partire da una preesistenza con una maglia strutturale obbligata e rigida per dar forma a un edificio con spazi quanto più flessibili che ben si adattassero al metodo Montessori, così come alle più consuete attività della scuola materna.

India-asilo-colori-c

L’edificio sorge al centro del lotto ed è circondato da una vasta area verde nella quale si trovano spazi attrezzati per il gioco, un labirinto, un laghetto artificiale ed aree per la sosta. Ma il cuore del progetto è la la corte centrale chiamata “Jungle” caratterizzata dalla presenza di numerose piante e da riproduzioni di animali in cartone, proprio come fosse una mini giungla.

India-asilo-colori-d

L’impianto planimetrico si sviluppa longitudinalmente, a piano terra si trovano gli uffici ed alcune aule entrambe accessibili da due ingressi distinti, uno per gli studenti ed uno per gli impiegati.  Al piano superiore vi sono aule, aree comuni ed un’ampia terrazza. Tutti gli ambienti destinati all’apprendimento si sviluppano intorno alla corte centrale. Nonostante la maglia strutturale rigida, è stato possibile individuare quattro percorsi che generano un filtro tra le aree verdi esterne e la corte interna, creando una connessione tra l’anfiteatro, la sala all’aperto per l’arte, il labirinto, le aree per i giochi e la Jungle. Si persegue in tal modo l’obbiettivo principale: creare una stretta connessione tra gli studenti e la natura.

L’USO DEI COLORI 

Tutti i percorsi e gli spazi, sia interni che esterni, sono caratterizzati da un sapiente gioco di colori che oltre a dare un’identità alla scuola rende più gioiosi gli ambienti di studio, contribuendo a migliorare l’esperienza quotidiana dei bambini anche dal punto di vista visivo. Mentre i percorsi esterni e gli uffici sono caratterizzati da lamelle colorate di diverse cromie e gradazioni, ad ogni aula è associato un colore, individuabile dall’esterno e poi caratterizzante lo spazio interno, permettendo così ai bambini di associare il colore ad un’attività o ad una lezione.

India-asilo-colori-f

Ma le lamelle colorate degli spazi esterni oltre a curare l’estetica dell’edificio servono a coprire i percorsi e gli spazi principali, svolgendo la funzione di schermature solari. L’intero edificio è pensato per garantire illuminazione naturale all’interno di tutti gli ambienti e una buona ventilazione naturale, un buon microclima è inoltre garantito dal verde e dalle piante presenti negli spazi circostanti e nella corte centrale.

A volte una sfida difficile e apparentemente improbabile, come l’adattamento di un’industria a scuola materna, è un ottimo esempio di quanto sia importante intervenire sulle preesistenze e sulla loro riqualificazione. Grazie a scelte progettuali efficienti è possibile dare nuove destinazioni d’uso ad edifici abbandonati e degradati facendoli tornare ad essere spazi vivi e nuovi.

Francesca Latini

Francesca Latini Architetto

Di origini italo-francesi non poteva che essere un’appassionata di arte in tutte le sue forme: danza, musica, pittura, fotografia e architettura! Tra i banchi universitari scocca la scintilla per la tecnologia e la bioclimatica. Nel tempo libero si diletta ai fornelli e viaggia per conoscere le culture e le architetture del mondo.