Le case con i tetti verdi che proteggono dalle alluvioni

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Lo studio di architettura Vo Trong Nghia Architects ha progettato case–prototipo con tetti verdi, riportando la natura in una delle città vietnamite a più alta densità di popolazione. Il Vietnam, a causa del massiccio processo di urbanizzazione che ha saturato di edifici i suoi maggiori centri, ha visto scomparire completamente le originarie foreste tropicali che in passato ricoprivano il paese, con dannose ripercussioni soprattutto in caso di alluvioni. Nel centro di Ho Chi Minh, per esempio, solo lo 0,25% del terreno è adibito a verde, quasi interamente ricoperto da case e strade a servizio dello scorrimento di innumerevoli motociclette, sempre e comunque insufficienti a contenere il grande volume di traffico che provoca grave inquinamento dell’aria.

Tetto giardino: l’università di Singapore la sua copertura verde

L’intervento delle “House for trees” è situato in una zona periferica della città di Ho Chi Minh, senza sbocco sul mare, accessibile solo tramite una stradina pedonale. Attraverso questa realizzazione, gli architetti dimostrano di voler ricongiungere, nell’affollato centro urbano, il legame perduto tra uomo e natura. Il progetto ha l’ambizione di riportare il verde all’interno della città e all’interno delle case e di proteggerle dalle alluvioni.

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Le abitazioni, come una serie di “frammenti”, rompono lo schema rigido e formale delle case a schiera vietnamite circostanti. I nuclei scatolari sono distribuiti intorno ad un cortile centrale verde e si snodano attraverso piccoli giardini, quasi prendendo le sembianze di “fioriere” al cui interno, in copertura, sono stati piantati alberi che svolgono anche la funzione di ombreggiamento.

Le cinque unità sono collocate in uno spazio interstiziale tra altri edifici dell’isolato e il cortile centrale, che mette in comunicazione le varie unità, è concepito come una vera e propria estensione dello spazio interno, raccolto e privato. I volumi sono connessi tra loro a più livelli tramite un interessante sistema di collegamenti ed affacci sulle varie corti del giardino.

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Le ampie vetrate e finestre aperte a piano terra offrono alle case abbondante luce e la ventilazione. Gli spazi living come la sala da pranzo e libreria si trovano al piano inferiore, mentre al di sopra, i piani superiori, sono ospitate le camere da letto e bagni privati.
Le facciate dei volumi sono realizzate in cemento su cassaforme di bambù, mentre l’interno è rivestito di mattoni di produzione locale che hanno permesso di mantenere contenuti i costi di costruzione (156.000 dollari il budget complessivo).

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Oltre a una riduzione dell’inquinamento e a un miglioramento del paesaggio urbano, le “case–fioriera” di House for Trees, se moltiplicate per tutte le zone della città, potrebbero fungere anche da bacini di raccolta per la detenzione e la conservazione di acqua piovana (grazie allo strato di terreno che accolgono nei loro tetti), contribuendo così a ridurre il rischio di inondazioni.

Lucia Terenziani

Lucia Terenziani Architetto

Si perde passeggiando nei borghi storici e nelle città, le piace cogliere istantanee e scorci dimenticati. Vive e lavora a Parma, dove progetta e ri-progetta spazi. Ama leggere, scrivere, visitare musei, immergersi nei boschi e interrogarsi sulle possibilità dell’abitare in armonia con se stessi e la natura che ci circonda.