L’uovo di struzzo dagli occhi di mosca. Magistretti si ispira alla natura

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Deposto da una gallina gigante ai bordi della strada, l’edificio–uovo di Magistretti incuriosisce per la sua particolarissima forma e per il suo nome. Si chiama “L’uovo di struzzo dagli occhi di mosca” ed è ispirato alla natura per essere sostenibile. Un nome scelto non a caso: a uovo è la sua forma e uno studio sugli occhi
di mosca è servito all’architetto per elaborare un particolare tipo di vetri.

LA FORMA A UOVO
La particolare forma a uovo, infatti, gli consente di minimizzare le dispersioni termiche. Abbiamo già parlato di come la forma di un edificio influenzi le sue prestazioni termiche per via del rapporto tra superficie esterna e volume dell’edificio e Magistretti si dimostra abile a tenerne conto nella sua costruzione. L’originale sezione ellittica, inoltre, garantisce la minima resistenza aerodinamica ai venti.

GLI OCCHI DI MOSCA
L’uovo di Magistretti è bucherellato da finestre esagonali, che si inseriscono nella maglia strutturale dell’involucro esterno. Per ridurre il passaggio del sole attraverso i vetri, è stato progettato un particolare sistema che filtra e regola i raggi solari in un modo simile a quello in cui lo fa l’occhio della mosca. I vetri delle finestre, infatti, sono realizzate con due esagoni concentrici funzionanti a doppio schermo che permettono di selezionare, nelle stagioni e nelle diverse ore del giorno, i raggi di incidenza dell’energia solare. Questo sistema consente di ritardare di circa 6–8 ore il momento in cui i raggi entreranno negli ambienti con un notevole guadagno in termini di risparmio energetico e di comfort ambientale. In estate, infatti, è l’ideale rinunciare all’irraggiamento solare nelle ore più calde del giorno e l’idea che il calore possa entrare all’interno solo a sera, quando le temperature sono più basse non può che piacerci!

Questi importantissimi accorgimenti riguardanti l’involucro e le finestre, consentono di ricorrere alla climatizzazione solo quando l’edificio, grazie solo alle soluzioni di climatizzazione passiva, non è più in grado di assicurare il comfort termico degli occupanti.

Ma quando le soluzioni passive dell’uovo di Giuseppe Magistretti non sono più sufficienti, ad intervenire non sono super impianti di climatizzazione, bensì impianti ben attenti all’impatto sull’ambiente. In cima all’edificio, sul condotto di ventilazione naturale, sarà installata una pala eolica ad asse verticale e un sistema di recupero del calore grazie alla geotermia consentirà un risparmio sulla climatizzazione.

Tutte queste soluzioni, consentono all’uovo con gli occhi di mosca, di attestarsi su un valore inferiore ai 30 kWh per mq all’anno. Un valore significativo, raggiunto anche grazie a piccoli accorgimenti come la presenza di un laghetto per regolare l’umidità e a nord, lampioni specchiati per portare la luce anche lì e una protezione dai venti.

Fonte | MondoEco
















Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.