Riqualificazione urbana sostenibile. Il primo esempio a Salerno

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Si è parlato di singoli appartamenti e interi edifici, quartieri e perfino città all’insegna della sostenibilità ambientale, ma di riqualificazioni urbane sostenibili fino ad ora nemmeno l’ombra. Ci si è preoccupati di far diventare “eco” il nuovo, dimenticandosi però che anche l’esistente merita di essere reso conforme ai
valori di sostenibilità ambientale.

A mettere un punto e segnare la svolta, è il team di progettazione salernitano coordinato dall’architetto Emilio Coppola che, dovendosi occupare della progettazione dei lavori di risanamento e miglioramento della viabilità di una zona di Salerno, ha deciso di non farlo alla maniera tradizionale. Il gruppo di progettazione anzi, apre la strada a nuovi interventi di riqualificazione urbana sostenibile perché si è occupato di individuare possibili indicatori per la definizione di un protocollo di sostenibilità per questo tipo di interventi.

Per il progetto, che coinvolge le aree di Via Manganario e Via Lanzalone a Salerno, ci si è avvalsi della competenza di figure professionali specializzate in ambiti diversi (progettazione architettonica, recupero edilizio ed urbano, sostenibilità ambientale) per risolvere problemi come la congestione da traffico, l’assenza di identità di un quartiere, la totale mancanza di spazi pubblici e l’elevata densità edilizia che rende impossibile gli allargamenti della sede viaria, la realizzazione di aree verdi e perfino la messa a dimora di alberature lungo i marciapiedi.

Sembrerebbe impossibile in un contesto del genere riuscire a parlare di spazi verdi, eppure sono stati progettati 2500 metri quadrati di verde. A rendere possibile l’impresa, l’idea di realizzare in ogni minimo interstizio libero, delle strutture sulle quali far sviluppare dei giardini verticali. Dopo tanto intonaco e cemento, delle strutture completamente inerbite contribuiranno alla riduzione dell’inquinamento, all’assorbimento dell’anidride carbonica, all’abbattimento dei rumori e alla regolazione della temperatura urbana. Le varietà arboree sono state scelte dopo attenti studi riguardanti l’irradiazione solare e la temperatura della zona, l’altezza dei fabbricati, il contenimento degli effetti allergici e la resa cromatica.

L’attenzione che questo progetto pone all’ambiente, non si ferma qui: con grande cura sono stati stabiliti tutti i materiali. Le nuove pavimentazioni fotocatalitiche, i led e dei regolatori di flusso per la pubblica illuminazione, il riciclo dei rifiuti da demolizione, sono tutti dettagli che rendono questo un progetto di riqualificazione urbana sostenibile, il primo in Italia.

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Leggi la relazione del progetto risanamento e miglioramento della viabilità delle aree di via Manganario e via Lanzalone















Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.