L’asilo in legno a misura di bambino

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Nell’ambito della trasformazione urbana dell’ex area fieristica di Milano, è stato indetto un concorso per la realizzazione di un asilo nido, attento alle esigenze dei bambini e dell’ambiente. La competizione, rivolta agli architetti under 35, e riservata ai vincitori delle precedenti edizioni del concorso AAArchitetticercasi, ha visto lo studio milanese 02ARCH aggiudicarsi il primo premio con un progetto che pone al centro dell’edificio il benessere del bambino e il rapporto con l’ambiente.

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IL BANDO

Il bando del concorso definiva chiaramente gli aspetti chiave che i progetti dovevano rispettare, punti che evidenziavano il carattere ecosostenibile e naturale dell’edificio.
L’asilo doveva essere in grado di ospitare 72 bambini da 0 a 3 anni, rispettando le principali metodologie pedagogiche, oltre a risultare funzionale e confortevole per i piccoli ospiti.

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Importanza rilevante è stata data al rapporto con l’ambiente, data la collocazione del progetto, all’interno del grande parco pubblico di Citylife, adiacente a piazzale Arduino. L’asilo doveva essere realizzato in legno, rispondendo ai criteri di sostenibilità innovazione per quanto riguarda materiali e tecnologie impiantistiche.

L’edificio verrà poi collegato alla rete di teleriscaldamento già prevista per Citylife che sfrutta un sistema di distribuzione di acqua calda proveniente da fonti rinnovabili.

IL PROGETTO

Si chiama “Baby–life”, un riferimento alla “city” in cui si colloca e ai suoi “baby” ospiti.
È il progetto vincitore proposto dallo studio 02ARCH per l’area di Citylife e che ha visto la collaborazione non solo dei progettisti, Ettore Bergamasco e Andrea Starr–Stabile, ma anche di un vero e proprio team di esperti, come una psicologa infantile ed un sociologo, atti ad indirizzare le scelte architettoniche verso una maggior funzionalità e comfort per i piccoli fruitori.

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La giuria del concorso, composta daEnnio Brion, Alessandro Maggioni (Federabitazione Lombardia–Confcooperative), Luca Larosa (Comune di Milano), Susanna Mantovani (Università di Milano Bicocca) e Roberto Russo (CityLife) si è così espressa in merito a “Baby–life”: “Il progetto presentato da 02ARCH si è distinto in modo particolare per l’originalità dello stile architettonico, in grado di dialogare con l’area semantica e funzionale legata alla prima infanzia. La proposta progettuale conserva una sorta di “creativa semplicità” nel linguaggio compositivo, adottando quale modello ordinatore la scomposizione di un volume compatto in diverse aree funzionali sotto forma di “casette” essenziali. Questa scelta rende possibile la modularità degli spazi e una grande flessibilità, a beneficio delle future esigenze funzionali e di progettazione educativa. Le implicazioni ambientali della struttura, in termini di sostenibilità e di innovazione, sono state accuratamente sviluppate cogliendo appieno lo spirito del bando di gara al punto da orientare la progettazione verso una certificazione Leed di livello Platinum”.

Il verde circostante, le funzioni e i flussi determinano la planimetria dell’edificio, che si inserisce in modo discreto e rispettoso all’interno del grande parco. Il complesso è caratterizzato da piccole casette con prospetti semplici e facilmente riconducibili dai bambini alla classica sagoma della casa, tutte affaccianti su un ampio atrio centrale, dal quale si sviluppano le principali funzioni. L’obbiettivo è quello di creare una sequenza armoniosa di spazi facilmente utilizzabili ma anche suggestivi, che possano stimolare la fantasia del bambino, oltre ad offrire una qualità di vita superiore, più attenta all’ambiente e alle risorse.

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Il parco esterno protetto, di 3000 mq, consente numerose attività all’aperto, che uniscono gioco e movimento, oltre a consentire ai bimbi di apprezzare i ritmi della natura.
Le casette, realizzate in legno, sono disposte secondo le regole della bioclimatica, come orientamento, luce naturale ed esposizione. Esse sfruttano l’energia fornita dal teleriscaldamento, collegandovi pannelli radianti e fotovoltaici. L’acqua piovana viene raccolta e riutilizzata e tutti i materiali costruttivi utilizzati sono certificati, di provenienza locale e riciclabili, rispettando così i piccoli ospiti e il loro ambiente.

Molto soddisfatto il vicesindaco De Cesaris, che così commenta il progetto vincitore “Sono particolarmente contenta di questo intervento. Un team di esperti e di giovani architetti under 35 ha presentato un lavoro molto interessante, guardando con attenzione alle esigenze dei bambini e dell’ambiente, alla pedagogia e all’ecosostenibilità. L’asilo nido per il quartiere di CityLife è un altro tassello degli interventi sulle opere pubbliche nel segno della qualità e del rispetto dei tempi. L’obiettivo è fare sì che la parte privata cammini parallelamente alle opere pubbliche”.
La realizzazione è prevista entro il 2016.

Marta Boriani

Marta Boriani Architetto

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