Ville Rose, o Tolosa: la città che prende il nome dal colore dei suoi edifici in mattoni

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In Francia l’attenzione per l’Architecture Durable (architettura sostenibile) è sempre massima sia per gli edifici di nuova costruzione che per gli interventi di restauro. Molte sono le normative di riferimento cui i professionisti del settore devono attenersi per garantire unaqualità del costruito ottimale sia da un punto di vista energetico che abitativo. Il sud, in particolare, è in pieno sviluppo per ciò che riguarda questo tema. Toulouse (Tolosa), capoluogo della regione dei Midi–Pyrénées, con i suoi circa 440mila abitanti è la quarta città più popolata dello stato. Terza città preferita dai francesi per la qualitàdella vita dopo Parigi e Bordeaux, sta conoscendo la più alta crescita demografica di Francia e d’Europa.

Le banlieues parigine. Proposte per un ampio progetto di riqualificazione urbana

In copertina: Tolosa e i suoi edifici caratteristici
Città dall’architettura caratteristica, Tolosa è chiamata la “Ville Rose” in onore del colore dei materiali utilizzati nelle costruzioni locali tradizionali: il mattone e la terra cotta.
Per uno sviluppo in armonia con il territorio, Tolosa ha sviluppato dei progetti sostenibili riguardanti l’urbanistica, l’abitato, i trasporti e l’ambiente per garantire un’elevata qualità della vita ai suoi cittadini.
Per avere un quadro generale della trasformazione della Ville Rose vale la pena citare due progetti, interessanti per le loro capacità di creare spazi di qualità riqualificando il tessuto urbano nel rispetto delle preesistenze storiche del quartiere

IL QUARTIERE BORDEROUGE

Sorto su un vecchio terreno agricolo ai margini della città, il quartiere di Borderouge si distingue per il suo carattere innovativo e ambizioso. A soli dieci minuti dal centro, accoglie i giardini del Museo di Storia Naturale nel cuore di un parco protetto di quattordici ettari, valorizzato dal lago della Maourine e circondato da piste ciclabili e sentieri. Oggi con la sua pianificazione rispettosa conferma la vocazione di un quartiere urbano piacevole da vivere, inserendosi in una situazione di alta qualità ambientale.

Il quartiere rinnovato di BourderougeIl quartiere rinnovato di Bourderouge

IL METROPOLITAN GARDEN

La residenza “Metropolitan Garden” (2008–2013) progettata dall’architetto e urbanista parigino Louis Paillard si situa vicino la stazione del metrò e a tutti i servizi di quartiere. Ospita quarantadue appartamenti, di diverse metrature, distribuiti su due edifici di PT+3, con orientazione a sud. Gli appartamenti sfalsati che assicurano una vista libera, creano un insieme armonico che ricorda l’architettura nord europea e danno allo stesso tempo una sensazione di apertura e intimità ai residenti. Il tutto è animato da un’alternanza di forme, materiali (legno, lastre metalliche...) e colori. Grandi terrazze, logge e giardini privati, parcheggi sotterranei uniti a uno spazio verde alberato che lega i due edifici, evidenziano l’attenzione alla qualità abitativa.

Il progetto a bassa consumazione energetica Metropolitan GardenIl progetto a bassa consumazione energetica Metropolitan Garden

Da un punto di vista energetico gli edifici sono stati progettati seguendo le normative “BBC Effinergie®” (Bâtiment Basse Consommation – Edifici a basso consumo) e “HQE” (Haute Qualité Environnementale – alta qualità ambientale) rivolte alla progettazione bioclimatica e miranti a migliorare il comfort dell’edificato nuovo ed esistente.

In particolare è da rilevare che il consumo convenzionale di energia primaria per il riscaldamento, il raffrescamento, la ventilazione, la produzione di acqua calda sanitaria, l’illuminazione e gli impianti tecnici è inferiore all’80% di quello normale.
I principi, dunque, cui deve attenersi un edificio costruito seguendo queste normative sono:

  1. Una progettazione bioclimatica dell’edificio o della casa;
  2. Un importante isolamento termico, esterno o interno secondo il materiale di facciata, che ridurrà il bisogno di riscaldamento e raffrescamento;
  3. Una perfetta impermeabilità all’aria dell’involucro esterno, per la riduzione di ponti termici;
  4. Impianti tecnici studiati per ottenere il migliore rendimento.

Questa residenza, proposta in un quartiere in evoluzione alle porte della città, rappresenta un esempio di architettura energeticamente efficiente unita a un comfort abitativo efficace.

Sara Bernarotti

Sara Bernarotti Architetto

L’architettura è la sua passione assieme al jazz e al vino. Perfezionista da sempre, innamorata del bello, della tradizione, del design e della fotografia, osserva la vita con curiosità e determinazione. Vive nel sud della Francia restando comunque aggrappata saldamente alle sue origini sarde e toscane.