Uffici nell’ex fabbrica siderurgica: sperimentazioni di riuso urbano

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Lo studio Ettore Hoogstad Architecten (EHA) ha sviluppato un interessante progetto per uno spazio ufficio all’interno di un ex impianto siderurgico. L’impresa olandese di ingegneria IMd, che ha collaborato in altri progetti con EHA, ha commissionato allo studio di architetti la riqualificazione funzionale di una fabbrica con un’imponente struttura in acciaio sul lato del fiume Maas, a Rotterdam, cogliendo l’opportunità di intervenire con un progetto di riuso urbano e immaginare un futuro diverso per un manufatto esistente dismesso.

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Riciclare invece di ricostruire” è stato il filo conduttore dello studio dei progettisti, che hanno mantenuto il “guscio” dell’ex fabbrica, creando all’interno padiglioni contenenti uffici su due piani che dialogano tramite ponti pedonali, scale e passerelle.

I lucernari che sovrastano l’edificio illuminano zenitalmente le parti comuni e i luoghi di lavoro; grandi finestre sono state installate per sfruttare la vista sul fiume.
Lo spazio è concepito in modo da facilitare chi lavora a riunirsi in aule, organizzando lo spazio planimetricamente in modo da facilitare il continuo confronto fra gli utenti, anche girovagando negli spazi di passaggio.

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Il colore giallo e i rivestimenti in plastica satinata sono stati scelti per vivacizzare un ambiente che ha trasformato le sue caratteristiche per adattarsi ad uno stile lavorativo diverso da quello per cui l’edificio è nato.

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La struttura era già costruita: il guscio in acciaio, il pavimento in cemento e la facciata. La sfida per rendere fruibile nella nostra epoca questo tipo di locali ha previsto un approccio che tenesse conto della sostenibilità dei materiali e una scelta degli arredi minimali adatti ad uso ufficio.

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Questo intervento di riuso coniuga esigenze di riqualificazione di un edificio e le esigenze di operatività di un team, sperimentando un nuovo modo di intendere il luogo di lavoro.
Nel novembre 2012 il progetto è stato nominato il Mies Van Der Rohe Award 2013, premio assegnato ogni due anni al miglior progetto architettonico nell’Unione Europea.

Lucia Terenziani

Lucia Terenziani Architetto

Si perde passeggiando nei borghi storici e nelle città, le piace cogliere istantanee e scorci dimenticati. Vive e lavora a Parma, dove progetta e ri-progetta spazi. Ama leggere, scrivere, visitare musei, immergersi nei boschi e interrogarsi sulle possibilità dell’abitare in armonia con se stessi e la natura che ci circonda.