StrandHome East, il quartiere di Londra progettato da Ikea. Da montare, s’intende

Strandeast-quartiere-ikea-f

Partirà agli inizi del 2013 la costruzione di StrandHome East: il nuovo quartiere londinese interamente progettato e realizzato da Ikea per l’area di Strand East, poco distante dalle nuove opere edificate per le Olimpiadi 2012. Si tratta di un grande progetto urbanistico, il secondo così vasto nell’area del Parco Olimpico, dove già a settembre 2011 è stato aperto il centro commerciale Westfield Stratford City.

VIVIBILITA’ E SOSTENIBILITA’ DEL QUARTIERE
Il progetto, affidato alla compagnia LandProp, si estenderà su un’area di circa 11 ettari e vedrà l’investimento di 11 miliardi di euro. Saranno realizzate 1.200 abitazioni, di cui il 40% per nuclei familiari, in tutto per 6.000 residenti, e 480.000 metri quadri di uffici: aree a misura d’uomo, spazi pubblici accoglienti e percorsi paesaggistici vitali.

Le auto saranno bandite dalla circolazione nelle strade interne del quartiere, grazie alla presenza di un grande parcheggio sotterraneo. Il traffico veicolare sarà consentito solo agli autobus, per i quali ci saranno corsie dedicate. Le aree gioco ed i giardini verdi, i percorsi pedonali e le piste ciclabili, le piazze e le zone pubbliche, progettate per essere presenti in gran quantità, saranno il cuore pulsante del quartiere; prevista la presenza di piccoli negozi, mentre sono bandite le grandi catene commerciali; i servizi saranno integrati all’interno dell’area: una scuola, un asilo nido ed un ospedale. Il tutto in piena coerenza con l’ideologia dell’azienda svedese, così come dichiarato dal responsabile di LandProp all’interno di InterIkea, Harald Müller: “sarà in linea con la filosofia di IKEA: vogliamo essere dalla parte delle famiglie, della maggioranza delle persone”. Creatività come parola d’ordine per l’intero progetto grazie all’esperienza accumulata attraverso la presenza nel settore arredamento da anni: “Vogliamo sfruttare le nostre competenze nel design per la vita di ogni giorno per proporre un prodotto bello e vivibile a prezzi ragionevoli”.

L’aspetto ecosostenibile del progetto è in primo piano: “Abbiamo una vasta esperienza di pratiche quali la raccolta dei rifiuti, la pulizia, la gestione del territorio.”ha dichiarato Andrew Cobden, direttore del progetto. Vari provvedimenti per rendere l’impatto sostenibile: per rimuovere automaticamente la spazzatura è previsto un sistema di tunnel sotterranei, e l’elettricità sarà generata attraverso un impianto idroelettrico.

La realizzazione del cantiere, e il ciclo di vita del quartiere, si svilupperà rigorosamente attraverso aspetti eco–friendly!

L’idea non è semplicemente di creare un quartiere modello, ma rendere possibile una reale integrazione dell’intera comunità, anche attraverso la partecipazione attiva agli eventi ed alle iniziative, un’esperienza di co–housing all’avanguardia: “Ci sarà un calendario che sarà consegnato porta a porta e conterrà gli eventi imminenti – e ciò creerà un senso di appartenenza. Gli daremo forma, non lo imporremo alla gente, ma cercheremo di tenere unita la comunità” ha specificato Cobden.

Già nel 1996 Ikea si era cimentata nella realizzazione di case prefabbricate con il progetto Boklok.

SOSTENIBILITA’ ECONOMICA
Le caratteristiche Ikea restano immutabili anche per i costi: uno degli ambiziosi obiettivi è proprio quello di offrire una risposta concreta all’emergenza abitativa purtroppo molto diffusa a Londra, che spesso impedisce a giovani coppie e famiglie con un reddito standard, di riuscire a trovare una adeguata sistemazione residenziale, a causa dei costi proibitivi.

Per il momento comunque, non sarà possibile acquistare le abitazioni, ma solo trovarvi una sistemazione in affitto, e la proprietà integrale del quartiere rimane di Ikea. Il progetto, che si configura sicuramente come un investimento a lungo termine, ricalca un modello che è la norma in Svezia ed in altre parti dell’Europa continentale, ma sconosciuto ai Paesi anglofoni: si tratta di un’unità di vicinato interamente in affitto, gestita e supervisionata da una società privata. Andrew Cobned assicura che “Ikea vigilerà sulla tranquillità del quartiere: promuoverà la coesione tra i vicini, ma non consentirà attività che possano disturbare la vita del quartiere”.Numerose perplessità sono state espresse da più parti, in particolare per l’eccessivo controllo che l’azienda potrebbe esercitare, determinando o condizionando la vita degli abitanti.

AAA

COME SARA’?
Per comprendere se davvero l’azienda intenderà accogliere gli abitanti di Strand East cullandoli tra le sue braccia, così come accade nel momento in cui si visita uno qualsiasi dei centri Ikea, che infondono quello stato d’animo di tranquillità ovattata dalla sensazione di essere all’ interno di una struttura di massima sicurezza ai margini della città lontana, o in alternativa, se bramerà di supervisionare le vite altrui tramiteuna versione reale del mondo video sorvegliato, così come era immaginato dall’allora futuristico romanzo “1984” di George Orwell, altro non resta che attendere il termine dei lavori, e l’insediamento dei primi nuclei familiari.

Intanto, per saperne di più, possiamo dare un’occhiata al video, che racconta il progetto in anteprima.









Ivana Fasciano

Ivana Fasciano Architetto e Designer

Inventiva a 360°, trova nell’architettura la valvola di sfogo per il suo estro creativo. Adora progettare ville immerse nel verde. L’arte, la musica ed i viaggi le danno la carica per imbattersi ogni giorno in una nuova avventura.