Open air library. Un nuovo modo di intendere la biblioteca

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La Open Air Library è una biblioteca nata da un progetto sviluppato dalla comunità residente a Salbke, un quartiere degradato della città di Magdeburgo, in Germania. L’edificio, realizzato con la partecipazione degli abitanti nel rispetto di criteri di economicità, recupero di materiali e risparmio energetico, è diventato punto di riferimento per la collettività e riconosciuto quale polo di aggregazione. Il progetto ha anche ricevuto importanti riconoscimenti: nel 2008 è stato presentato alla Biennale di Venezia e nel 2010 ha vinto il “Premio europeo dello spazio pubblico urbano”.

La biblioteca dell’Università di Delft e il front office con libri riciclati

LA SITUAZIONE INIZIALE

Come molti sobborghi della Germania dell’Est anche il quartiere post–industriale di Salkbe versava in uno stato di decadenza urbano e sociale: molti erano i disoccupati, imprese e industrie chiudevano, fabbriche e magazzini abbandonati e spazi di risulta inutilizzati abbondavano all’interno del tessuto urbano frammentato, quasi privo di strutture pubbliche.

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LA PRIMA FASE

Proprio uno di questi lotti liberi vede nel 2005 la realizzazione di un esperimento urbanistico denominato “Città in prova”, messo in atto allo scopo di rafforzare lo spirito di socialità e appartenenza degli abitanti stessi. Il vicinato ha partecipato, insieme ad un gruppo di professionisti, alla realizzazione di un modello in scala 1:1 della biblioteca utilizzando materiali di recupero quali casse di imballaggio di bottiglie di birra e fornito di libri donati dalla comunità.

IL PROGETTO VIENE REALIZZATO

Il progetto Open Air Librarysi concretizza nel 2009grazie agli stanziamenti del governo federale e alla volontà dello studio di architettura KARO Architekten, sempre coadiuvato dalla comunità locale, di dar vita ad un nuovo modello di biblioteca.

Vengono utilizzate piastrelle prefabbricate provenienti dalla demolizione di un vecchio edificio industriale, il magazzino di Horten, la cui facciata era stata apprezzata dai critici del modernismo.

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La biblioteca si sviluppa completamente all’aperto, le scaffalature sono ricavate da nicchie in una parete molto spessa e le persone possono leggere all’aria aperta e immerse nel verde. Sono inoltre presenti una caffetteria su una sezione superiore ed un piccolo palcoscenico in cui si svolgono recite scolastiche, letture pubbliche e concerti. Ed è proprio l’assenza di tetto e facciate a rendere questo luogo completamente pubblico, lo fa sentire vicino ai bisogni della comunità che ne fa uso in modo responsabile.

UN’IDEA INNOVATIVA

L’iniziativa riscuote grande successo: i fruitori sono anche i realizzatori, manutentori e gestori dell’intero sistema basato esclusivamente sulla fiducia. La Open Air Library è aperta al pubblico 24 ore su 24 di ogni giorno ed è completamente gestita dagli abitanti che sono liberi di prendere in prestito, restituire o donare libri senza obbligo di registrarsi.

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I RISULTATI

Anche se sono stati segnalati sporadici atti di vandalismo, l’esperimento può dirsi riuscito. Il contesto urbano assume così un nuovo valore grazie a un intervento che si appropria di un vecchio spazio fatiscente pur mantenendo intatta l’identità del luogo recuperando e inglobando frammenti di un edificio appartenuto ad un passato di splendore industriale.

Mediante l’uso di risorse limitate e bassissimi costi di costruzione viene data vita ad un edificio innovativo nella sua forma e funzione, che gli abitanti hanno plasmato in base alle loro effettive necessità. Questo nuovo modello di biblioteca permette inoltre di abbattere i consumi energetici di gestione legati al condizionamento dell’aria, all’illuminazione e al funzionamento degli apparecchi elettronici.

Nancy Da Campo

Nancy Da Campo Architetto

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