- scritto da Chiara Nicora
- categoria Progetti
Da fienile fiammingo abbandonato ad ufficio: il progetto del Flemish Barn Bolberg
È stato necessario un accurato lavoro di recupero per convertire il Flemish Barn Bolberg, un fienile fiammingo ottocentesco, abbandonato da tempo e diventato la dimora di un gufo, in un edificio per uffici situato nei pressi della città di Bavel in Olanda. Lo studio di architettura Arend Groenewegen Architect BNA ha realizzato il progetto mantenendo i caratteri storici del fabbricato rurale, che era stato messo sotto tutela dallebelle arti.
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La struttura in legno del vecchio fienile è stata completamente smontata, infatti tutte le travi riportavano un’incisione e una numerazione risalente al periodo della prima edificazione del manufatto fiammingo. I componenti ammalorati sono stati sostituiti e tutti gli elementi sono stati riassemblati secondo il disegno originario.
All’interno dei nuovi uffici del Flemish Barn Bolberg hanno trovato posto un ampio spazio multifunzionale, i servizi igienici e un archivio. Si è deciso di non suddividere gli spazi interni con dei muri al fine di permettere una lettura a colpo d’occhio dell’unitarietà compositiva originaria creata dalle capriate e dall’ossatura portante in legno.
Nel progetto la luce ha giocato un ruolo fondamentale nelle scelte progettuali: le pareti perimetrali, in origine tamponate in asfalto grezzo, sono state sostituite con un sistema a pannelli mobili in pino trattato a olio tinto di scuro che permette ai raggi del sole di penetrare all’interno dell’edificio senza disturbare gli utenti.
Le lamelle sono regolate attraverso un sistema computerizzato che cambia le inclinazioni premettendo di sfruttare al meglio gli apporti solari a seconda delle stagioni. Questa soluzione favorisce anche il sistema di ventilazione che è controllato in funzione della concentrazione di CO2. Questi sistemi collaborano al mantenimento del comfort termico dell’intera costruzione, che è dotata di un impianto di riscaldamento a pavimento a pannelli radianti.
I progettisti si sono ricordati anche dell’ultimo inquilino del fienile. Infatti, il gufo non è stato definitivamente sfrattato, ma è stato creato un nido appositamente per lui nel tetto con ingresso autonomo dall’esterno.
- crediti fotografie © Arend Groenewegen Architect
