Centro di accoglienza per bambini che concilia sostenibilità ed ospitalità

Fremtidens Børnehjem, altrimenti detto “The Children’ Home for the Future”, è un centro di accoglienza aperto 24 ore su 24 per bambini disagiati. Pensato dallo studio CEBRA Architecture, il centro si trova a Karteminde, piccola cittadina danese.

ACCOGLIENZA A MISURA DI BAMBINO: L'ASILO DELLO STUDIO TOPOS

L’idea progettuale risulta pioneristica sia dal punto di vista funzionale che da quello della sostenibilità. Il concetto di base combina l’aspetto tradizionale di una tipica casa del Nord Europa con le nuove teorie pedagogiche.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO DI ACCOGLIENZA

Il centro di accoglienza punta a soddisfare i bisogni dei piccoli residenti, ad incoraggiare le relazioni sociale e il senso di appartenenza ad una comunità, conservando, al contempo, l’individualità di ciascun bambino. L’obiettivo finale è quello di preparare tutti nel cammino della vita nel miglior modo possibile.

Gli spazi presenti rispecchiano fedelmente l’approccio pedagogico che lo staff seguente durante il proprio lavoro, infatti, le attrezzature, di cui è dotato il centro, fanno da importante supporto alle attività giornaliere svolte coi bambini, che spesso sono affetti da disagi comportamentali e sociali, ma anche da problemi psicologici.

IL PROGETTO The Children’ Home for the Future

L’impianto progettuale riprende le forme tipiche delle case danesi, con i classici tetti a falda e con gli abbaini. Questi due elementi sono stati inseriti in modo semplice e lineare sia per creare un aspetto facilmente identificabile e integrabile nel contesto, sia per generare nei residenti una sensazione di calore domestico. I materiali utilizzati rinforzano l’espressione di questo concetto: le facciate secondarie sono realizzate in mattoni di argilla e i prospetti principali sono rivestiti da listelli verticali in legno ritmati da aperture vetrate di diverse dimensioni.

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Il  progetto consiste in quattro volumi distinti, ma intercomunicanti tra di loro. Gli spazi interni sono flessibili e polifunzionali: angoli per la lettura si alternano a quelli destinati al cinema, allo studio o alle arti creative fino ad arrivare a piccole sale per le feste. L’organizzazione pratica del centro prevede la suddivisione delle singole unità in base all’età dei residenti. Inoltre, tutti gli spazi sono progettati affinché possano essere facilmente modificati in caso di esigenze diverse che possono presentarsi in futuro.

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ASPETTI SOSTENIBILI

L’edificio è stato progettato con lo scopo di ottimizzare le spese energetiche. Attraverso sistemi passivi e attivi per il contenimento dell’energia, il complesso ha bisogno di soli 30,40 kWh/mq all’anno, rispettando, così, gli standard richiesti dal governo danese per il 2015. Infatti, i volumi compatti e la regolazione dell’ingresso del calore e della luce solare attraverso le parti vetrate si integrano all’applicazione di pannelli solari. Infine, anche l’organizzazione degli spazi ottimizza il risparmio delle risorse, ad esempio, gli ambienti destinati ad amministrazione, spogliatoi o a depositi sono concentrati per lo più al piano seminterrato o al primo piano in modo da non intralciare la quotidianità casalinga dei residenti. Infine, anche la riduzione delle distanze produce effetti positivi sul funzionamento del centro di accoglienza perché, raggruppando le attività in spazi vicini, tutto lo staff ha la possibilità di dedicare maggior tempo ai bambini.

Francesca Pedico

Francesca Pedico Ingegnere edile-architetto

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