Rigenerazione extra-urbana: la pista ciclabile lungo l’ex linea ferroviaria

Chi l’ha percorsa almeno una volta lo sa: la linea ferroviaria che collega la Liguria da Est a Ovest è capace di regalare paesaggi davvero mozzafiato. Per chi invece non lo sapesse, si tratta di una linea ferroviaria costruita a ridosso del mare, che costeggia il litorale mediterraneo mentre il treno “sfreccia” (più spesso a velocità ridotta) collegando piccoli centri, cittadine più corpose, e inerpicandosi su zone impervie, scogli deserti o aprendosi in estate su panorami di spiagge gremite di bagnanti. Oggi molti dei suoi tratti sono stati oggetto di un intervento di rigenerazione urbana che li ha trasformati in piste ciclabili e pedonali.

UN PROGETTO PER RIVITALIZZARE LA LINEA FERRATA ABBANDONATA NEL PARCO NAZIONALE DEL CILENTO

La linea, nata a binario unico, ha quasi da subito dimostrato i suoi limiti e si è cercato di rimediare ampliando la tratta laddove fosse stato possibile, oppure spostando i binari a monte nei segmenti in cui raddoppiare i binari era più difficile. I percorsi dei binari in cui la linea è stata spostata a monte sono stati in parte riassorbiti dal contesto urbano, nel caso in cui si trovassero all’interno dei centri abitati, mentre nelle aree extra-urbane sono rimasti abbandonati sino a che non si è pensato di sfruttarli in modo differente: trasformarli in piste ciclabili al fine di favorire la mobilità cittadina d’interconnessione tra i piccoli centri urbani,  per aumentare l’attrattiva turistica, oltre che come luogo di ricreazione per gli abitanti del posto.

Tratta ferroviaria costiera in Liguria. Pistaciclabile.comTratta ferroviaria costiera in Liguria. Pistaciclabile.com

1857: PROGETTO FERROVIA DELLE RIVIERE LIGURI

Il “Progetto Ferrovia delle Riviere Liguri”, ovvero l’idea di costruire una linea ferroviaria costiera in Liguria nasce nel 1857, ed era un progetto appoggiato anche da Cavour che lo riteneva un fattore rilevante per accelerare il processo di riunificazione d’Italia. Quindici anni dopo, nel 1872, la linea venne completata con il raggiungimento di Ventimiglia nel punto più occidentale della ferrovia. Il tracciato ferroviario è in un primo tempo costruito completamente a binario unico, in modo da arginare le difficoltà tecniche di costruzione e per contenere i costi, e questo fattore si rivela sin da subito uno dei principali limiti del progetto

Già agli inizi del 1900 iniziano le modifiche delle tratte per adattare la linea alle mutate necessità, anche se il raddoppio dei binari avviene in fasi diverse con tempistiche lunghe: tutt’oggi infatti il segmento che collega Imperia a Finale Ligure è ancora a binario unico. In alcuni punti il raddoppio dei binari era impossibile da effettuare in loco, per cui la linea ferroviaria durante le modifiche è stata spostata a monte, abbandonando così il tratto costiero dei binari. Oggi alcuni di questi tratti abbandonati sono stati rigenerati, diventando così piste ciclabili.

Tratto di ferrovia a binario unico tra Imperia e Finale Ligure (in particolare tra Andorra e Cervo nella foto). © David GublerTratto di ferrovia a binario unico tra Imperia e Finale Ligure (in particolare tra Andorra e Cervo nella foto). © David Gubler

LA PISTA CICLABILE TRA SAN LORENZO AL MARE E OSPEDALETTI

La pista ciclabile tra San  Lorenzo al Mare e Ospedaletti fa parte del Parco Costiero del Ponente. Con i suoi 24 km è la più lunga di tutta la Liguria ed è fruibile liberamente da ciclisti e pedoni in ambo i sensi di marcia. Nasce dal tratto costiero della linea FS tra Genova e Ventimiglia dismessa nel 2001, ed è stata trasformata in pista ciclabile dalla società a maggioranza pubblica Area 24. I primi tratti della pista sono stati aperti nel 2008, mentre l’intero progetto si è concluso nel marzo 2014, è un percorso facile e pianeggiante che attraversa sia zone del litorale un tempo inaccessibili che centri abitati in cui vi sono punti noleggio per le bici, ristoranti e strutture per il pernottamento. La pista è divisa in cinque tratte che congiungono San Lorenzo al Mare a Ospedaletti.

Tratto di pista ciclabile nel ponente Ligure tra San Lorenzo al Mare e Ospedaletti.Tratto di pista ciclabile nel ponente Ligure tra San Lorenzo al Mare e Ospedaletti.

ALTRE PISTE CICLABILI

Sempre sfruttando l’ex - tracciato ferroviario sono state realizzate, oltre a quella già discussa, altre piste ciclabili: una tra Arenzano e Cogoleto,  un’altra collega Cogoleto con Varazze e, in provincia di La Spezia, una pista connette Levanto con Framura.

Il tratto ciclabile, chiamato “Lungomare Europa”, connette Cogoleto con Varazze: percorso di grande fascino e molto suggestivo per via del tracciato che spesso si trova a strapiombo sul mare.

Il tratto ciclabile che connette Arenzano a Cogoleto, intitolato al cantautore genovese Fabrizio de André, è un tracciato di 1,8 km complessivi in cui le gallerie sono illuminate, ed è stato realizzato con i fondi che la regione Liguria ha ricevuto a risarcimento dei danni provocati al comune di Arenzano dal disastro ecologico avvenuto nel 1991, provocato dall’esplosione della petroliera Haven avvenuta al largo delle coste liguri.

Tratto di percorso ciclabile tra Cogoleto e Varazze. Tratto di percorso ciclabile tra Cogoleto e Varazze.

Un’altra pista ciclabile in Liguria, nata sempre da un ex-ferrovia, si trova in provincia di La Spezia e collega Levanto con Framura. Questo tratto ferroviario a binario unico è stato abbandonato nel 1970, il progetto di trasformare il tracciato in pista per biciclette è nato nel 2006 ed è stato terminato nel 2011 grazie a un finanziamento di 301.000 euro della regione Liguria. Il percorso inizia dal lungomare di Valle Santa a Levanto e termina a Framura, in corrispondenza della stazione locale, dove s’intercetta la linea FS Genova-Pisa. Nei piani futuri del progetto c’è l’intenzione di prolungare la pista verso Monterosso al Mare, utilizzando la galleria ferroviaria a binario unico oggi abbandonata.

Pista ciclabile Framura–Levanto. Laspezia.cronaca4.it Pista ciclabile Framura–Levanto. Laspezia.cronaca4.it

Schema delle piste ciclabili da ex percorsi ferroviari in Liguri. N°1: Tratto tra Ospedaletti e San Lorenzo al Mare; N°2: tratto tra Varazze e Cogoleto e tra Cogoleto e Arenzano; N°3: tratto tra Framura e Levanto. N°4: Prolungamento futuro della pista di Framura sino al raggiungimento di Monterosso al Mare.Schema delle piste ciclabili da ex percorsi ferroviari in Liguri. N°1: Tratto tra Ospedaletti e San Lorenzo al Mare; N°2: tratto tra Varazze e Cogoleto e tra Cogoleto e Arenzano; N°3: tratto tra Framura e Levanto. N°4: Prolungamento futuro della pista di Framura sino al raggiungimento di Monterosso al Mare.

Questi progetti di rigenerazione extra-urbana, giacché le piste non si trovano propriamente all’interno dei centri abitati ma fungono da connessione alternativa tra di loro, denotano una sensibilizzazione, anche se forse solo marginale (ma è già un buon inizio!), alle tematiche dei trasporti sostenibili, poiché appunto favoriscono una interconnessione e una mobilità basate su energia pulita (la bicicletta); inoltre incoraggiano il turismo, e soprattutto sostengono i cittadini locali all’utilizzo di posti incantevoli all’aria aperta, dove pedalare liberamente, portare i propri bambini a passeggio o in biciletta, migliorando la loro salute e il loro umore.

Virginia Patrone

Virginia Patrone Urbanista

Femminista, ecologista, vegetariana: è urbanista e autrice freelance. Vive a Istanbul, dove durante la giornata scrive di architettura e di bizzarri esperimenti culinari sul suo blog Veganbul, di notte s’immerge nei mondi dei suoi autori preferiti, escogita nuovi progetti artistici cullandosi in calde atmosfere jazz.