Strutture portanti in bioedilizia. La sostenibilità di acciaio, legno, calcestruzzo

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Le strutture portanti di tipo puntiforme (pilastri), possono essere in acciaio, legno, o più comunemente in calcestruzzo. Per la progettazione di edifici sostenibili e in grado di avere un basso impatto ambientale devono osservare alcuni accorgimenti espressi dalle tecniche della bioedilizia. STRUTTURE PORTANTI IN ACCIAIO

La loro posa in opera può avvenire mediante bullonatura o saldatura. Occorre tener presente che l’acciaio dovrebbe essere trattato superficialmente con prodotti atossici e di buona qualità. Gli elementi in acciaio, che richiedono un alto dispendio energetico per la loro produzione, sono però completamente smontabili e riciclabili, e quindi riutilizzabili per nuove strutture. Questo è accaduto, ad esempio, nella torre per gli uffici del New York Times, inaugurata nel 2007 e progettata da Renzo Piano, dove la “seconda pelle” di ceramica che racchiude l’anima dell’edificio in vetro trasparente, è sorretta da una sottile struttura in acciaio del quale ben il 75% è riciclato.

STRUTTURE PORTANTI IN LEGNO

Il legno è un materiale leggero, pur conservando una notevole resistenza statica, rigenerabile, biodegradabile, riciclabile, e la sua lavorazione non richiede grossi dispendi energetici. Per usi strutturali si usa generalmente il legno massello, ossia quello ricavato direttamente dalla pianta, tagliato, essiccato e lavorato. Un altro tipo di legno utilizzato è il legno lamellare, costituito da una serie di tavole di legno incollate l’uno sull’altra garantendo così una più elevata resistenza a flessione rispetto al legno massello, arrivando a spessori elevati ed alla copertura di lunghezze fino agli 80 metri di luce. Il trattamento superficiale del legno è bene che venga eseguito con impregnanti naturali ed oli, in grado di garantire una traspirazione naturale nel materiale in grado di non agire negativamente sull’elasticità delle fibre. Sono quindi da evitare prodotti quali insetticidi, fungicidi e vernici sintetiche, da sostituire con prodotti oleoresinosi trasparenti oppure infusi concentrati di estratti di corteccia, quest’ultima con ottime qualità antiparassitarie naturali. E’ preferibile invece ricorrere a legno la cui stagionatura e disinfestazione sia stata effettuata con microonde o aria compressa in autoclave a 60 °C, e la cui provenienza sia da ricercare in foreste gestite da programmi di riforestazione. I tipi di legno più utilizzati allo scopo sono il castagno, il rovere, l’abete bianco o rosso, il larice, il pino ed il faggio.

STRUTTURE PORTANTI IN CEMENTO ARMATO

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Sono strutture generalmente realizzate con calcestruzzo che utilizza cemento Portland come legante idraulico, oppure cemento di tipo pozzolanico. Come sappiamo questo tipo di materiale ha scarsa traspirabilità ed elevata conducibilità, scarsa capacità isolante termica ed acustica, oltre a trattenere più facilmente l’umidità al suo interno e ad essere difficilmente riciclabile. Proprio la permeabilità e la porosità del materiale nelle strutture di fondazione possono favorire l’inquinamento interno da gas radon degli ambienti. Sarebbe buona norma utilizzare, al posto del normale acciaio al carbonio delle barre, l’acciaio austenico (inox) che, non avendo proprietà ferromagnetiche ma paramagnetiche, evitano la distorsione del magnetismo naturale, oltre a possedere qualità di durabilità molto più elevate.













Arianna Mortellaro

Arianna Mortellaro Architetto

Formazione scientifica, spirito “siculo” e dinamico. Dai colleghi soprannominata “archignere” poiché architetto che si occupa di efficienza energetica in campo industriale. Per hobby scrive articoli da freelance, prepara il pane tutte le settimane e si cimenta come birraiola.