Isolante di cocco. Buono per l’ambiente e buono da mangiare

Isolante-fibra-cocco

Le fibre di cocco sono un isolante di origine vegetale e si ricavano dal mesocarpo: lo spesso strato fibroso che ricopre il guscio della noce di cocco. La fibra di cocco è composta tra l’altro di cellulosa e legno che conferiscono al prodotto rigidità e durezza. La fibra di cocco, appartenente alla famiglia delle fibre dure, si ricava
da un processo interamente naturale che non prevede l’utilizzo di sostanze chimiche.

PROCESSO DI LAVORAZIONE
Nel paese d’origine (India, Indonesia, Sri Lanka) le fibre separate dalla noce, sono sottoposte ad un processo di macerazione in acqua e fango per circa 6 mesi, per mezzo del quale subiscono la mineralizzazione che elimina le parti organiche putrescibili e le rende immarcescibili. Le fibre, essiccate naturalmente al sole, battute e ammassate in balle, sono poi importate in Europa, dove vengono pressate diversamente in funzione della densità spessore e dimensione che si vogliono ottenere. Alle fibre così ottenute viene addizionato lattice di gomma naturale per renderle lisce e idrorepellenti, sughero per renderle ottimo isolante termo–acustico.

CARATTERISTICHE
L’isolante in fibra di cocco è disponibile sul mercato in rotoli, pannelli e lastre. E’ inodore, resiste all’umidità, non è deteriorabile, è inattaccabile da muffa, roditori e insetti. E’ caratterizzato da una conduzione termica che va da 0,043 a 0,045 W/mk e da una reazione al fuoco Classe B2.

IMPIEGHI, UTILIZZI
Isolamento acustico: il settore in cui la fibra di cocco è molto utilizzata, è quello dell’isolamento acustico. Le fibre di cocco, infatti, assorbono molto bene i suoni ad alta frequenza e, se accoppiate con legno o sughero, che assorbono invece i suoi a basse frequenze, risultano essere un ottimo isolante acustico. Al variare del suo spessore, la capacità di ridurre i rumori da calpestio va da 25 a 35 dB. La riduzione dei rumori aerei, invece, è in media di 47 dB.
Ventilazione di coperture:
i prodotti realizzati con le fibre di cocco, vengono utilizzati anche con funzione di strato di ventilazione per coperture.
Strato drenante
: la fibra di cocco può essere riutilizzata anche per realizzare drenaggi per giardini pensili e terrazzi.
Ancoraggio al tappeto erboso:
può anche essere utilizzata come rinforzo di porzioni di terreno fortemente pendenti per offrire ancoraggio al tappeto erboso.

PRO E CONTRO
E’ interessante sapere che quello di cui stiamo parlando è un prodotto di scarto proveniente dall’industria della raccolta delle noci di cocco. Le fibre di cocco, inoltre, sono un materiale naturale e prodotto con metodi naturali, senza sostanze chimiche, in grado di durare circa 50 anni, dopo i quali può essere riutilizzato come drenaggio per giardini pensili per esempio. Tuttavia, i lunghi trasporti necessari per importare il materiale in Europa dai lontani paesi di produzione, incidono pesantemente sul consumo totale di energia e sul bilancio ecologico del materiale stesso.
















Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.