Come ristrutturare casa in modo sostenibile

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Affinché ristrutturare casa sia veramente sostenibile bisogna tenere in considerazione diversi aspetti tra cui la salubrità ed il comfort degli ambienti (per salvaguardare la propria salute e vivere bene negli spazi che si abita), evitare gli sprechi e rispettare l’ambiente.

Ricorda sempre che è sempre importante comportarsi consapevolmente, applicando al nostro quotidiano abitudini mirate alla riduzione dei consumi e dei rifiuti. La regola da seguire è quindi quella delle tre R: Riduci, Riusa, Ricicla. Solo così potremo vivere in modo sano, creando nel nostro ambiente domestico un equilibrio fra noi stessi, la natura e la tecnologia.

Come ridurre i rischi per la salute negli edifici insalubri

Ti forniamo di seguito una serie di consigli per ottenere una casa ecosostenibile da un intervento di ristrutturazione: guidando alla scelta dei materiali idonei all’intervento, alla selezione dell’isolamento termico ed acustico, alla riduzione dei consumi energetici, fornendo qualche informazione sull’importanza della luce e della ventilazione naturale fino alla scelta degli arredi. Sono tanti i parametri che definiscono una casa ecosostenibile e cerchiamo di affrontarli tutti, fornendo dei link di approfondimento a tematiche più specifiche già affrontate sul sito. Ma partiamo dalle basi…

Cos’è una casa ecosostenibile

La definizione di casa ecosostenibile è piuttosto vaga e si applica ad immobili progettati e costruiti nel rispetto dell’ambiente.

Per ovviare a questa vaghezza e definire degli standard di sostenibilità, sono stati inventati diversi protocolli di certificazione che aiutano a definire la questione attribuendo dei valori ad ogni parametro di sostenibilità.

I protocolli di certificazione sono divisi in  “Certificazioni Energetiche” e “Certificazioni di Sostenibilità”. Le certificazioni energetiche analizzano gli immobili solo dal punto di vista energetico, valutando l’efficienza dell’involucro (che dovrebbe limitare gli scambi di calore con l’esterno) e degli impianti (che dovrebbero consumare il minimo possibile a parità di prestazioni). Ma poiché l’aspetto del risparmio energetico non è tutto in una casa ecosostenibile, esistono anche certificazioni di sostenibilità, più complete delle prime, che considerano anche altri parametri come per esempio l’efficienza nell’uso dell’acqua, l’utilizzo di materiali locali e sostenibili, la qualità dell’aria interna.

Nel fornire delle indicazioni per la ristrutturazione di una casa ecosostenibile abbiamo considerato sia gli aspetti energetici che quelli di sostenibilità. Li elenchiamo uno per uno. 

Materiali e finiture naturali

Per un intervento davvero sostenibile, materiali e finiture impiegati devono rispondere a determinate esigenze funzionali per ogni ambiente nella nostra casa e allo stesso tempo creare un’atmosfera accogliente e curata nei dettagli, perciò sono tra i più difficili da scegliere. Naturalmente per ristrutturare come per costruire, sono da preferire i materiali per la bioedilizia, previa verifica di garanzia certificata emessa da enti riconosciuti. I materiali naturali sono preferibili perché composti in buona percentuale da risorse rinnovabili, traspiranti e igroscopici. In alcuni casi, come negli intonaci in argilla cruda, possono assorbire i microinquinanti presenti, svolgendo un’azione parzialmente depurativa dell'aria di casa.

L’intonaco a base di calce naturale è adatto sia per esterni sia per interni, mentre una finitura in terra cruda, adatta agli interni e per i pavimenti,è eco–sostenibile ed ha ottime proprietà di assorbimento dei rumori e di termoregolazione; inoltre non richiede tinteggiatura perché si trova in commercio già disponibile in svariate tonalità naturali.

Per i pavimenti, il legno è il materiale preferito purché abbia una finitura naturale con oli o cere e sia posato a secco senza l’utilizzo di collanti dannosi alla salute. Un prodotto in legno massello, di provenienza certificata con marchio FSC, è più durevole nel tempo e si può lamare più volte. In alternativa, si può scegliere il bambù o il sughero per le superfici.

Per quanto riguarda la posa di pavimentazioni in ceramica, cotto, grès e maioliche, sarebbe meglio ricorrere a collanti a base di calce e resine naturali.
Anche i pavimenti di gomma naturale e il linoleum sono classificati come materiali bioecologici. In particolare il linoleum è un composto di farina di legno e sughero, iuta, calce, resine naturali, olio di lino e pigmenti, è molto durevole, resistente e igienico. Esiste in commercio in una vastissima gamma di colori, in doghe o piastrelle maschiate per la posa a secco.

Consumi energetici

Se dobbiamo ristrutturare in modo sostenibile e vogliamo risparmiare energia, è indispensabile dotarsi di un buon isolamento termico, grazie al quale potremmo risparmiare dal 20 al 30% di energia utilizzata per riscaldare o raffreddare la nostra casa, ammortizzando in breve tempo l’investimento iniziale.
È bene affidare la scelta dell’isolamento a tecnici esperti, perché i consumi energetici sono legati anche a problematiche di umidità e ponti termici, presenti nelle abitazioni più datate.

Negli anni passati, infatti, si trascurava la modalità corretta di posa in opera dei materiali, dimenticando di fattori importanti come la traspirabilità e l’igroscopicità. Per ovviare a questi inconvenienti si può quindi ricorrere a prodotti naturali traspiranti fra i quali troviamo il sughero, la lana di legno, la canapa e la fibra di legno mineralizzata che regolano naturalmente l’umidità interna e allo stesso tempo, avendo proprietà isolanti, impediscono la fuoriuscita di calore.

Altro elemento indispensabile al risparmio energetico è il serramento, più complesso da valutare perché deve assolvere numerose funzioni, secondo il contesto in cui si trova: facilitare l’ingresso della luce, schermarla o rifletterla, ventilare, acquistare o perdere calore, isolare acusticamente, mettere in comunicazione visiva. Mentre in passato questi elementi erano la prima fonte di dispersione termica, oggi, alla luce della continua evoluzione tecnologica e delle recenti normative sul risparmio energetico, sono diventati componenti essenziali dell’isolamento riuscendo comunque a sfruttare l’energia solare in modo passivo.

Anche l’impianto di riscaldamento collegato a pannelli solari termici che preriscaldano l’acqua in ingresso alle caldaie può farci risparmiare soldi ed energia. È preferibile installare caldaie a condensazione che garantiscono bassi consumi e minori emissioni inquinanti, mentre, all’interno delle abitazioni, sono certamente consigliabili gli impianti a irraggiamento rispetto a quelli a convezione perché richiedono una fornitura di calore ridotta e sono più salubri.
Un impianto a pannelli radianti fornisce molti vantaggi: riduzione dell’umidità, minore circolazione delle polveri, migliore qualità dell’aria, possibilità di conversione da riscaldamento a raffrescamento, bassi consumi, maggiore risparmio.

Isolamento acustico

Non c’è niente di più fastidioso di una casa rumorosa che, a lungo andare, provoca una serie d’inconvenienti dannosi alla salute come insonnia, emicrania, perdita di concentrazione e tensione nervosa. Per difenderci dall'inquinamento acustico, possiamo intervenire su soffitti, pareti e pavimenti con materiali naturali fonoisolanti come i feltri di canapa o iuta o materassini di gomma interposti da uno strato d’aria. 

Serramenti con doppi o tripli vetri aiutano a ridurre i rumori esterni e chi ha la fortuna di possedere un giardino può realizzare una barriera verde, efficace a isolare il frastuono del traffico stradale.

Consumi idrici

L’acqua è un bene prezioso anzi, preziosissimo perché comincia a scarseggiare ed è nostro dovere imporci un consumo consapevole. Ad esempio, è buona abitudine evitare di lasciarla scorrere dai rubinetti mentre ci insaponiamo o spazzoliamo i denti, ma anche applicare alcuni accorgimenti tecnici come i frangigetto che consentono di risparmiare acqua fino al 50% o i miscelatori termostatici che mantengono costante la temperatura.

L’uso di cassette WC a doppio scarico permette di dimezzare il consumo di acqua, passando dai normali 10/12 litri ai 5/6 litri. Una corretta progettazione dell’impianto idrosanitario può prevedere anche il recupero dell’acqua piovana per usi non potabili, per esempio WC, lavatrici o impianti d’irrigazione.
Se dobbiamo sostituire la lavatrice o la lavastoviglie scegliamone una a risparmio dai consumi ridotti, sia in termini di corrente elettrica che di acqua.

Ventilazione

Oltre a ristrutturare, per avere un’abitazione sostenibile occorre mantenere buoni livelli di ossigenazione e buona qualità dell’aria areando adeguatamente gli ambienti per combattere l’inquinamento indoor, pena la comparsa di muffe e condensa sui muri.

I prodotti chimici che usiamo per le pulizie e quelli presenti negli arredi e nei materiali edili sono responsabili di alte concentrazioni di microinquinanti, di cui non abbiamo percezione. Ecco perché è così importante svolgere una frequente ventilazione dei locali, aprendo le finestre 5/10 minuti ogni due ore almeno. Chi sta spesso fuori casa può preferire serramenti a vasistas (utili nel periodo estivo) o per un impianto di ventilazione che svolge la doppia funzione di prelevare aria dall’esterno, purificandola, e di espellere quella interna.

Inquinamento elettromagnetico

I nostri apparecchi elettronici ed elettrici come computer, televisore, radiosveglia, forno a microonde, ecc., generano campi elettromagnetici che, alla fine, sono la causa di numerose patologie legate al sistema nervoso e immunitario. Per questo è consigliabile non tenere TV e computer in camera da letto e non posizionare il letto contro pareti dietro le quali vi siano apparecchi di questo tipo.

Un altro accorgimento è di spegnere sempre lo standby, per risparmiare sui consumi. È possibile ridurre l’inquinamento elettromagnetico progettando un impianto “a stella” nel quale le dorsali si concentrano solo nei luoghi di passaggio e si evita la formazione di circuiti chiusi ad anello. Leggi di più sulle conseguenze dell'elettromagnetismo sul nostro benessere

Luce naturale e artificiale

Si sa, l’illuminazione naturale migliora l’umore ed è l’ideale per i nostri occhi. Per diffondere meglio la luce nell’ambiente, specie nei locali di piccole dimensioni, è più efficace utilizzare tinte chiare per le pareti con finiture traslucide (ad esempio stucco o marmorino), tendaggi e arredi in tonalità pastello.

La scelta dei punti di luce artificiale deve essere fatta in base alla destinazione d’uso dei locali e alle attività che vi si devono svolgere, mantenendo un’illuminazione equilibrata e possibilmente con lampadine a risparmio energetico.

Arredamenti

Per completare la nostra casa ecosostenibile occorreranno mobili e complementi d’arredo quanto più possibile ergonomici, semplici e realizzati con materiali naturali. Ciò che compriamo dovrebbe rispondere a caratteristiche di rispetto per l’ambiente, facilità e comodità d’uso, comfort, durabilità nel tempo, riparabilità e possibilità di riciclo.

Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.